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La storia di Jim e John e la sentenza della Corte suprema Usa sui matrimoni gay

di Manlio Converti

28 GIU - Gentile direttore,
Jim Obergefell and John Arthur sono i protagonisti di una storia di sanità e diritti unica al mondo, che in Italia non potrà vedere la luce finché il codice ICD 9 titolerà l'omosessualità egodistonica ancora tra le patologie, da trattare perfino senza indicarlo in cartella.
 
La responsabilità di un Paese civile verso una norma molto semplice, la legge è uguale per tutti, ha prodotto negli Usa una sentenza storica della Corte Costituzionale, che ha notoriamente esteso a tutti gli Stati il diritto al Matrimonio Paritario, ovvero per tutte le coppie di esseri umani consenzienti, maggiorenni o minori emancipati, qualunque sia il loro orientamento sessuale.
 
Quella che è meno nota è la storia di Obergefell e Arthur, Jim & John, sposati da vent'anni, riconosciuti come tali in uno stato ma non in quello dove erano stati costretti a trasferirsi per lavoro, l'Ohio, affetto John Arthur da Sclerosi Laterale Amiotrofica, che lo ha ucciso venti mesi orsono.
 
Proprio l'Ohio, famoso per essere la sede immaginaria del telefilm-musical gayfriendly e adolescenziale GLEE, ma soprattutto per essere l'ago della bilancia nell'elezione del Presidente degli Stati Uniti d'America, avendo rifiutato il riconoscimento del loro matrimonio contratto in Maryland, ha fatto produrre alla coppia Obergefell-Arthur la denuncia presso la Corte Costituzionale.
 
La coppia Obergefell-Arthur ha vinto per tutte le coppie di donne e uomini, anche eterosessuali, degli Stati Uniti d'America e per esteso del mondo libero e democratico, per avere semplicemente richiesto l'uguaglianza davanti alla legge.
 
In Italia, a parte l'orrore di una norma sanitaria che ci vede ancora malati di mente, ancorché sia dal 17 maggio del 1993 che l'OMS ha ufficializzato l'incongruità di tale definizione e l'assurdità e violenza delle relative terapie riparative, stiamo invece discutendo con razzisti e omofobi la possibilità di ottenere una legge utile, ma non sufficiente, a garantire, ribadisco, l'equità davanti alla legge.
 
In Italia permane contro ogni logica e buonsenso, il fantasma dell'omosessualità come perversione, dell'omosesusalità come pedofilia, e vengono prodotte manifestazioni omofobe lanciando falsi messaggi su inesistenti Teorie del Gender, quando ogni programma promosso dal MIUR, dall'UAAR o dalle associazioni Lgbt è semplicemente un corso contro le discriminazioni di genere.
 
La Corte Costituzionale Usa, grazie al coraggio di Jim Oberfegell per portare ad esito il patto d'amore eterno con John Arthur, intanto deceduto per SLA, hanno affermato al contrario che è proprio per garantire i diritti dei figli delle coppie omosessuali che decadesse immediatamente ogni indugio a riconoscere la parità davanti alla legge delle richieste di Matrimonio Civile.
 
Manlio Converti
Psichiatra
Attivista Gay

28 giugno 2015
© Riproduzione riservata

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