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Violenza sulle donne. Sarà colpa del cromosoma?

di Sarah Yacoubi

25 NOV - Gentile Direttore,
una ignota forza dell'Universo ha creato 2 cromosomi differenti sia pur simili e complementari, li ha adagiati su un Pianeta che hanno colonizzato, modificato e aggredito pur senza riuscire a dominarlo.

Nel percorso dell' evoluzione la caratteristica dell'aggressione finalizzata alla dominazione anche all'interno della stesse specie è prevalsa in uno dei due, quello Y, che si è scelto un sostantivo primitivo altisonante che corrisponde a "uomo"  scegliendone uno più dimesso nei confronti della parte in tale senso soccombente ovvero quello di "donna".

Probabilmente potrebbe stare proprio qui la chiave di volta di un fenomeno che si perpetua da innumerevoli generazioni e che, nonostante l'indiscussa evoluzione del pensiero che ha accompagnato il cromosoma e tutto il suo bell'involucro esterno, ci consegna un dato drammatico dal quale emerge che nel nostro Paese muore una donna ogni 3 giorni vittima della violenza dell'uomo. Con una simile percentuale si potrebbe fondare un partito e governare il Paese!

Si badi bene, questo dato non tiene conto delle violenze giornaliere che hanno epiloghi meno cruenti ma ugualmente deleteri e gravi, determinati sempre da quell'atavica pretesa di assimilazione e di possesso sulla donna che si attua silente, spesso mai denunciata, tra le mura domestiche o sui posti di lavoro.

Evidentemente entrambi questi ambienti sono ottimi terreni di coltura per la colonizzazione caratteriale negativa del cromosoma Y che si sviluppa con un lento ma ampiamente subdolo e costante esercizio della coercizione mentale, che a casa si maschera all'ombra dei sentimenti ,mentre sul posto di lavoro si mimetizza con l'illusoria possibilità di scelta tra una carriera brillante o comoda contro il collocamento nell'infernale girone dei mobbizzati.

Questo accade purtroppo in tutti i settori lavorativi ed a tutti i livelli e la cronaca è infarcita di esempi negativi che provengono non solo da gente comune ma anche da magnati, politici, personaggi dello spettacolo e perché no anche dirigenti sindacali.

Infatti l'involucro del cromosoma Y più si avvicina al vertice della scala del potere più manifesta l'esigenza di esercitare la sua primordiale caratteristica di aggredire per dominare l'altro cromosoma X probabilmente per l'inconsapevole esigenza di mascherare le proprie insicurezze.
Del resto è ormai consolidata l'opinione che chiunque si macchi del crimine di esercitare qualsiasi forma di violenza sulla donna non possa essere chiamato "uomo" ma tutt'alpiù "ominicchio".

Per bloccare questi agenti patogeni occorre creare un'apposita camera di sterilizzazione che non si apra solo nella giornata odierna e che ci consenta con costanza nel tempo di affrontare il problema insieme uomini e donne per superare quel senso di turbata estraneità che ci prende davanti ai fatti di cronaca e aiuti sia aggressori che vittime ad assumere il giusto antitodo per scuotersi e salvarsi in tempo.
L'antidodo sta racchiuso in un invito: "parliamone".
 
Sarah Yacoubi 
Componente Segreteria Nazionale FSI

25 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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