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Rischio clinico. Servono “nuove” polizze assicurative

di T.Frittelli, A.Fiore, F.Cosi (Policlinico Tor Vergata)

25 SET - Gentile Direttore,
concordiamo pienamente con l’invito del prof. Riccardo Tartaglia (QS 21 settembre “Pensare un diverso modo di affrontare i risarcimenti in sanità”) a concepire un diverso modo di affrontare i risarcimenti in sanità, a partire dall’elaborazione di polizze diverse rispetto a quelle tradizionali, sia sul versante del rischio economico che su quello, correlato, di una diversa valutazione del rischio clinico.

La Legge Gelli, promuovendo finalmente una politica sistemica di gestione e, soprattutto, di prevenzione dei rischi e degli eventi avversi, con il conseguente contenimento degli effetti dannosi, anche in termini economici, che ne derivano, ha indubbiamente risposto alle esigenze di maggiore sicurezza per i pazienti e per gli operatori, restituendo, al contempo, serenità alla classe medica.

Il Policlinico di Tor Vergata, nella piena condivisione dell’obiettivo di tutelare la salute attraverso la prevenzione, ha messo in atto, già da un triennio, una politica di potenziamento della struttura di vigilanza del rischio clinico e di implementazione delle attività di risk management, anche mediante una più attenta analisi del contesto, un'approfondita analisi del rischio nonchè delle relazioni tra le parti interessate, un più esteso concetto di leadership, un approccio sistemico per processi e uno sforzo - reso più forte dalle sempre più stringenti difficoltà economiche - di un miglioramento continuo delle performances organizzative e cliniche, attraverso un’attenta misurazione ed analisi dei processi stessi e il monitoraggio costante di tutti gli indicatori relativi agli esiti delle cure.

Inoltre, in un’ottica di sfida per future scelte organizzative e gestionali da esercitare sulla base di misurazioni oggettive dei rischi specifici per processo e valorizzazione dei livelli progressivi di miglioramento raggiunti - tali da consentire, da un lato, un sempre più alto grado di affidabilità e sicurezza delle cure erogate e, dall’altro, un contenimento dei costi assicurativi - e nella correlata prospettiva del riconoscimento, da parte di Ente Terzo, della Certificazione della procedura di gestione delle attività di rischio clinico, ha bandito, nel corso dell’anno 2015, una procedura di gara per l’individuazione della compagnia di assicurazione cui affidare la copertura del rischio RCT professionale, prevedendo, tra i vari item specificamente inerenti l'offerta economica (nel complessivo ambito del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa), anche una percentuale di sconto da applicare pro-rata temporis, all’ottenimento di detta certificazione.

Unitamente a tale profilo economico, nella procedura di gara è stato dato contestuale rilievo all'ulteriore elemento contrattuale relativo al progetto tecnico di supporto, da parte della Compagnia assicuratrice, alla implementazione del percorso di gestione del rischio clinico del Policlinico, elemento valorizzato nel quadro della valutazione della offerta tecnica.

Da un lato, la prospettiva della riduzione del premio, in vigenza contrattuale, collegata alla certificazione, dall'altro, la strutturata compartecipazione della Compagnia assicuratrice al miglioramento del percorso aziendale di ridimensionamento del rischio clinico, il cui esito è quello della certificazione, ha oggettivamente favorito, quindi, una vera e propria partnerschip tra la Struttura sanitaria e la Compagnia assicuratrice per una condivisione completa degli eventi, volta a mettere in sicurezza l’attività degli attori del settore sanitario, tramite un monitoraggio costante del rischio e della misurazione dei processi di miglioramento raggiunto, in un contesto di razionalizzazione dei costi assicurativi a carico dell'azienda sanitaria (e quindi del SSN), declinato comunque nel rispetto dell'interesse imprenditoriale dell'operatore economico.

Il Policlinico di Tor Vergata, proprio nei prossimi giorni, affronterà gli audit della società di certificazione per verificare che sia stato raggiunto il primo livello di avvio della gestione del rischio secondo i parametri prefissati nel contratto di polizza. A seguito del superamento del predetto esame, ci sarà una prima riduzione del premio annuale.

Certamente, per raggiungere questo obiettivo è necessario un forte commitment della Direzione strategica ed una forte identificazione con l’organizzazione e i suoi obiettivi da parte dei diversi operatori, nei diversi livelli e ruoli di tutta la struttura sanitaria, per una condivisione comune della cultura di prevenzione del rischio.
 
 
Tiziana Frittelli, Direttore generale Policlinico di Tor Vergata
 
Alberto Fiore, Direttore amministrativo Policlinico di Tor Vergata
 
Francesco Cosi, Dirigente AAGG e componente CVS Policlinico di Tor Vergata

25 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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