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Ora basta con gerarchie assurde. Oss ha il suo profilo ben definito

di Angelo Minghetti

29 DIC - Gentile Direttore,
sono passati ancora pochissimi giorni dall’approvazione del DDL Lorenzin che sono già iniziati i commenti e la libera interpretazione lascia ampio spazio d’immaginazione con idee ed opinioni che, ovviamente, in molti casi non hanno nulla a che vedere con la realtà dei fatti. 

In particolare l'art. 5 della neo legge che prevede l’istituzione dell’Area Socio Sanitaria, al cui interno sono individuati nuovi profili professionali Sociosanitari, tra cui gli Oss, sta provocando parecchia confusione, soprattutto tra infermieri ed Oss. 

Molti infermieri in proposito (sui social o in altre pubblicazioni di settore on line) mettono avanti l’esistenza di un preesistente rapporto gerarchico, previsto dal DM 739 in cui l’infermiere attribuisce i compiti e l’Oss, non dotato di alcuna autonomia, li esegue.

Una logica gerarchica che mal si concilia con il concetto di equipe e multidisciplinarietà che tanto è promosso proprio dalla categoria infermieristica, la quale però tuttora tende a far leva sulla posizione di supremazia che s’impone nell'area sanitaria, definendo il professionista Oss ancora oggi Figura di Supporto, quando appunto la visione moderna del concetto di assistenza lo dovrebbe esonerare.
Senza contare che l’accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2001 per la definizione del profilo professionale degli Oss, oltre al non menzionare mai il predetto profilo come figura di supporto, né di scala gerarchica, non parla mai di assistenza infermieristica ma semplicemente di assistenza diretta alla persona e d’intervento igienico-sanitario, tant’è vero che, con la vigente normativa, l’infermiere e l’Oss vengono collocati in due aree prestazionali diverse, una a carattere esclusivamente sanitario e l’altra a carattere socio sanitario secondo quanto previsto dall’Art 3 octies del decreto legislativo n 502/92; per una visione sempre più amplia di un sistema Salute che sta prevalendo su quella di sistema sanitario.
E' assurdo come tutto questo caos sia nato in ambito di figure che hanno entrambe lo scopo della salute dell'individuo, venendo così meno sia al concetto di collaborazione (e non di ordine) sia al concetto di equipe ove ogni figura coopera con l'altra in base alle proprie competenze.
 
Angelo Minghetti
Federazione Migep
Sindacato Human Caring


29 dicembre 2017
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