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Cosa fa per la sua salute, onorevole?

di Ivan Favarin

03 GIU - Gentile Direttore,
In questi giorni si ascoltano varie e contrastanti proposte sulla Sanità, e nel suo editoriale ha giustamente sottolineato che, nel nuovo contratto di governo, l’importante è che almeno di sanità si parli.
 
Ma quanto sono personalmente consapevoli i nostri politici di cosa offre il nostro SSN?
 
Nella passata legislatura si è molto legiferato in materia sanitaria (responsabilità professionale, DAT e fine vita, vaccini, LEA, professioni sanitarie, etc etc).
Una parte dell’opinione pubblica esalta il nostro SSN come modello di efficenza ed efficacia in proporzione alla percentuale della spesa sul PIL, mentre altri ne sottolineano carenze e disparità (geografiche e non solo). C’è poi la questione del mix pubblico-privato.
 
Insomma, la questione è calda, anzi rovente. Sapranno i neoeletti affrontarla? Lo sapremo solo a posteriori. Per ora si resta con l’esistente (in parte ancora da attuare) e nuove proposte che solo il tempo premierà o dimenticherà. Come al festival di Sanremo.
 
Come professionista sanitario ritengo che un po’ di indagine sarebbe utile per capire cosa veramente sta alla base delle scelte sanitarie di questa o quella parte politica.
 
La classe politica è composta di persone, fino a prova contraria.
 
Queste persone, i politici (eletti o candidati), quali scelte sanitarie fanno per sè stessi e i loro cari?
 
I dati sanitari sono sensibili, ma l’anonimato delle statistiche consentirebbe un’indagine su temi importanti. Ecco un semplice elenco di domande:
 
- Dove va per curarsi? In clinica privata o si affida al pronto soccorso/ambulatorio di competenza?
 
- Ha fatto vaccinare i suoi figli o ha fatto obiezione?
 
- Fuma o no? Segue stili di vita corretti?
 
- A chi affida i suoi cari per le cure domiciliari?
 
- Usufruisce di strutture sanitarie all’estero? E se sì, perché non in Italia e non nella sua regione?
 
- Fa riferimento al suo medico di base?
 
- Conosce i servizi territoriali e ambulatoriali offerti dal servizio sanitario?
 
- Sa quale preparazione e quale ruolo ha oggi un professionista sanitario non medico come un’ostetrica, un fisioterapista, un tecnico di radiologia, un infermiere, etc etc? E sa che aiuto le può dare?
 
Sono questioni che in parte riecheggiano campagne dell’OMS, e sono le domande che porrei ad ogni cittadino. E siccome i politici sono cittadini, a maggior ragione sarei curioso di conoscere le loro risposte. 
 
Almeno capirei se, quando parlano di luce e ombre del nostro SSN e fanno campagne, essi davvero parlano con cognizione di causa, nel senso più crudo del termine: l’hanno provato sulla propria pelle? Con l’augurio che politici in buona salute ci offrano una buona politica della salute.
 
Ivan Favarin
Infermiere 

03 giugno 2018
© Riproduzione riservata

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