Il contratto del Comparto sanità e la ‘manina’ delle Regioni
di Andrea Bottega
14 NOV -
Gentile direttore,
le scrivo per renderle noto che
quanto precedentemente da noi segnalato ha continue conferme. Questa volta ne abbiamo notizia attraverso
un’interrogazione parlamentare a risposta scritta, la 4-01633, al Ministro della Funzione Pubblica, del deputato
Roberto Novelli di FI. Il deputato, che già in una sua precedente interrogazione e comunicazione alla Camera aveva posto l’attenzione sul penalizzante contratto del comparto sanità, segnala quanto da noi anticipato non tanto velatamente, ma che ora ha conferma scritta da parte delle Regioni –
si veda la nota del presidente Bonaccini – e cioè che è in atto un “governo” dell’attività interpretativa del testo contrattuale che di fatto si pone al di fuori del rispetto delle norme nazionali.
Uso il termine “governo” per designare, secondo quanto è desumibile dal testo della lettera inviata agli enti e aziende sanitarie, il coinvolgimento della politica nell’attività di ermeneutica giuridica dei contratti del comparto sanità. Un coinvolgimento concordato con il Presidente dell’Aran che sembra inficiare l’indipendenza dell’agenzia e la pone al di fuori del rispetto dell’articolo 46, comma 1, del d.lgs. 165/2001: “l
’ARAN esercita a livello nazionale… ogni attività relativa… alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell’uniforme applicazione dei contratti collettivi”.
È compito di Aran, in completa autonomia, esercitare la tecnica giuridica di interpretazione del testo secondo quanto previsto dal Codice Civile. Per fare ciò non serve “l’esame congiunto” con il Comitato di settore Regioni-Sanità. Questo Comitato, in merito al contratto, ha terminato la sua azione eccezion fatta per la partecipazione alla Commissione paritetica che doveva finire i lavori entro il 30 luglio 2018 e che, ad oggi, non è ancora stata convocata.
È interessante rilevare che l’interrogazione del deputato Novelli in qualche modo rende evidente, alla vigilia dell’apertura di una nuova tornata contrattuale, che la rappresentanza al tavolo della parte datoriale è più legata al centrosinistra che, come qualcuno potrebbe supporre, al colore gialloverde del governo.
A nulla varrà la eventuale retromarcia sui quesiti posti da Novelli perché ora il re è nudo. Se formalmente sarà l’Aran a firmare gli orientamenti applicativi il sospetto che dietro ci sia la manina delle Regioni sarà sempre presente. E di manine questo governo ne ha già avuto esperienza. Perseverare….
Andrea Bottega
Segretario Nazionale NurSind
14 novembre 2018
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