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Razzismo in salsa medica

di Manlio Converti

07 FEB - Gentile direttore,
nella nostra Storia le Mutilazioni Genitali Femminili sono state una forma di pratica usuale fino alla seconda guerra mondiale. Esistono testi medievali e metope su clitoridectomie in donne adulte. Poi, attraverso Lombroso, è diventata una pratica ufficiale per controllare le donne lesbiche e quelle violente. Parlare di immigrazione della pratica delle Mutilazioni è necessario per imparare a interagire con tutti i futuri cittadini italiani, ma il collega, nel proporre il progetto di riduzione del danno nelle bambine, mostra solo una parte del problema.

Ne esistono anche altre due, ancora attuali in Italia, di cui la Fnomceo e il SSN ancora si rifiutano di parlare:

1) Esistono le mutilazioni genitali maschili, generalmente nell'infanzia, non necessariamente su base religiosa, praticate anche da italiani, che diverse metanalisi hanno dimostrato essere inutilmente pericolose. La Circoncisione persiste, perché è diventata identitaria, ed essendo meno grave delle mutilazioni femminili è impropriamente taciuta. La motivazione di prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili usata in sua difesa è insufficiente. Bisogna comunque usare sempre il Preservativo.
 
2) Esistono poi le mutilazioni genitali dei Minori Intersessuali, il terzo sesso in un certo senso, che impongono per quanto possibile un sesso non necessariamente corrispondente ai futuri desideri del neonato/a. In questo caso sono rarissimi gli studi scientifici e perfino epidemiologici, perché è maggiore il tabù ed assente ogni possibile anagrafica sanitaria. Tuttavia è stato dimostrato che modificare i genitali secondo criteri aleatori, tranne nel caso di necessità esiziali, può solo produrre un danno psicologico grave. Quando infatti il Minore Intersessuale non desidera di essere di quel sesso, avendo subito oltre l'operazione, spesso, anche altri interventi, anche di tipo ormonale, penserà di essere transessuale, ma, scoperto facilmemente da un medico essere in realtà Intersessuale, saprà che i propri stessi genitori lo o la avranno mutilata/o di ciò che la natura gli aveva dato. Questo aumenta il rischio di Suicidio e nonostante l'Italia sia stata sanzionata nel 2016 nulla è cambiato nel merito. Abbiamo anzi medici che si vantano di queste operazioni, e il resto vive del silenzio dietro il quale si nascondono i tabù e la violenza delle Mutilazioni Genitali.
 
I Minori Intersessuali e la Circoncisione sono due problemi gravi, da affrontare con precise delibere da parte del Ministero della Salute o delle singole Regioni:
1) Per la Circoncisione occorre operare culturalmente per la Riduzione del Danno. E' infatti più pericoloso lasciarla in mano a macellai privi di igiene.
 
2) Per i Minori Intersessuali, oltre ad introdurre per legge un divieto assoluto, tranne in casi esiziali, è necessario anche un intervento anagrafico, di riconoscimento del Terzo Sesso, e di un intervento Psicoeducazionale per i Genitori e per il/la Minore. Ottenere un Terzo Sesso Anagrafico permetterà di avere studi epidemiologici seri a garanzia delle Persone Intersessuali. Lo scopo della Psicoterapia sarà invece quello di educare alla diversità, ma anche preparare il Minore a scegliere, attraverso il protocollo per i Minori Gender Variant, ormai esistente anche in Italia, se vuole appartenere ad uno dei Due Sessi (M/F) oppure restare in una condizione Intersessuale (T ossia Tertium Datur).
 
Come Amigay consigliamo al MIUR di imporre l'Obbligo Formativo in "Medicina di Genere e Sex Orienteering", per evitare scivolate razziste in giornate tanto importanti, come quella contro le Mutilazioni Genitali, ma consigliamo anche di provvedere a Corsi Preparto e Prematrimoniali sul Sex Orienteering, affinché la realtà e l'esistenza delle Persone Intersessuali sia condivisa ed accolta con la stessa gioia di tutte le nascite. Amare i Minori Intersessuali esattamente per quello che sono fermerà le Mutilazioni Genitali!
 
Manlio Converti
Psichiatra
Presidente AMIGAY 


07 febbraio 2019
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