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Coronavirus. Un piccolo decalogo utile per il ritorno a scuola

di Marco Geddes da Filicaia

24 APR - Gentile Direttore,
sollevo un problema che riguarda la scuola, di cui si discute giustamente molto in questo periodo, per la necessità che l’attività didattica venga ripresa quanto prima e siano, contestualmente, messi in atto in tali ambienti i provvedimenti volti a ridurre il rischio di contagio.
Conseguentemente si discute di come sia possibile assicurare il “distanziamento”, problema non facile che necessiterebbe di ridurre il numero di alunni per classe.

Le proposte sono molteplici: ampliare i locali, acquisire nuovi edifici, turnare l’attività introducendo l’orario pomeridiano etc , etc.

L’altro provvedimento da tutti giustamente indicato per contrastare questa epidemia è l’accurato lavaggio delle mani, tema di cui tuttavia non ho sentito parlare in relazione al nuovo anno scolastico.

Si tratta di una norma igienica che può apparire banale, ma che non lo è, né per la sua efficacia né per la complessa opera necessaria ad orientare le persone a tale pratica.

Nella scuola gli approcci, fra loro entrambi necessari, sono sostanzialmente due.
La prima possibilità è affidarsi all’insegnante di turno, che dica ai suoi studenti: “Mi raccomando, lavatevi le mani”. Temo tuttavia che, anche se verrà messa in atto, sarà una indicazione scarsamente efficace.

La seconda cosa, da attuare fin da ora, è assicurare in ogni plesso scolastico servizi igienici non solo adeguati – in realtà in molti casi sono indecenti - ma anche incentivanti l’abitudine di lavarsi le mani.

A tale riguardo è indispensabile quanto segue:

1. Verificare le condizioni dei servizi igienici esistenti e provvedere al loro adeguato funzionamento.
 
2. Dotare ogni ambiente dove vi è il water di appendiabiti a muro per evitare che si attacchi la giacca alla maniglia o si metta la borsa per terra (i servizi igienici sono utilizzati anche dal personale scolastico).

3. Dotare i lavandini di erogatori automatici elettrificati o con comandi a pedale o almeno con miscelatori con comando a gomito, simili a quelli ospedalieri.

4. Collocare un erogatore di sapone liquido in corrispondenza di ogni lavandino.

5. Collocare distributori di carta monouso per le mani in ogni locale.

6. Esporre di fronte ad ogni lavandino la locandina con le indicazioni di come lavarsi le mani con acqua e sapone (il Ministero della salute ne ha predisposta una con adeguate illustrazioni). Non un volantino attaccato con lo scotch, ma plastificato e non asportabile.

7. Collocare sulla porta, dal lato uscita, un richiamo tipo: “Ti sei lavato le mani?”
 
8. Ridefinire un adeguato piano di acquisizione periodica di sapone liquido, carta igienica e asciugamani di carta, definendo, con la ditta incaricata o con il personale preposto la periodicità delle forniture e della pulizia e sanificazione dei servizi igienici e dei relativi impianti.

9. Collocare in ogni ambiente un indicatore da cui si verifica la periodicità degli interventi di pulizia e fornitura con indicata la data della loro ultima esecuzione. Si va dai timer che informano su quando (tipo: “fra 23 ore e 12 minuti sarà effettuato…”) è previsto l’intervento successivo, presenti ad esempio negli ospedali di Boston o negli aeroporti norvegesi (aggiornati, con badge, da chi effettua l’intervento) al semplice foglio firma con data dell’intervento .

10. Collocare in alcuni ambienti, quali gli ingressi, i corridoi etc., lavandini con le dotazioni sopra indicate, per facilitare il lavaggio delle mani senza dover accedere ai servizi igienici.

Si tratta, di fronte alle enormi problematiche con cui ci confrontiamo in questo periodo, di una “umile” elencazione, che può sembrare un aggiornamento delle indicazioni contenute nei Manuali Hoepli sull’Igiene della Casa, Igiene privata, Igiene scolastica… o nel vecchio Manuale dell’Igienista di Angelo Gelli.

Si tratta tuttavia di provvedimenti fondamentali che richiedono programmazione, finanziamenti, ridefinizione dei contratti di fornitura e anche limitati interventi edilizi e idraulici. Tutte cose da realizzare in questi pochi mesi, prima dell’inizio dell’anno scolastico, affinché i nostri figli e nipoti non debbano portasi, come già accaduto in varie scuole, carta igienica, sapone (insieme a pennarelli o altro) da casa e, in particolare, applichino, forse, il cosiddetto distanziamento, ma nell’impossibilità di una adeguata igiene personale.
 
Marco Geddes da Filicaia

24 aprile 2020
© Riproduzione riservata

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