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Le incompatibilità da evitare

di Antonio Alemanno

03 LUG - Gentile Direttore,
in un passaggio della lettera indirizzata ai rappresentanti degli Ordini, il Presidente della Federazione nazionale TSRM-PSTRP, Dott. Beux, fa cenno alla “grave deriva polemica, astiosa e conflittuale” sollevatasi contro il maxi-ordine in questi ultimi anni e alla quale è necessario far fronte attraverso una rete di persone capaci di curare la dimensione relazionale e progettuale del sistema.
 
Poiché siamo di fronte a enti con sistemi elettorali di tipo “maggioritario puro” senza opposizione, la cui partecipazione degli iscritti è inferiore al 10% e l’obbligo di iscrizione ha forma coercitiva, varrebbe la pena cercare di capire cosa spinge i professionisti sanitari ad essere soprattutto indifferenti alla vita dei maxi-ordini, prima ancora che polemici. In pratica, il 90% degli iscritti che non partecipa alle assemblee o alla vita ordinistica rappresenta è a mio avviso un problema maggiore rispetto a quella piccola percentuale contraria.
 
Dai dati preliminari di una indagine svolta l’anno scorso dall’Ordine TSRM-PSTRP di Foggia, emerge l’esigenza degli iscritti di avere più servizi, convenzioni, progettualità e maggiore tutela del profilo professionale. Tuttavia, una caratteristica emergente del Maxi-ordine che lo differenzia dagli altri ordini professionali è una complessità non certo facile da gestire.
 
Occorrerebbe quindi maggiore trasparenza amministrativa affinché il peso specifico di indennità e rimborsi di decine di rappresentanti per ente (ci sono 5 membri ci commissione per ognuna delle 19 professioni) non assorba la quasi totalità delle entrate. Ma soprattutto è urgente evitare situazioni di conflitto d’interessi quali ad esempio il ruolo delle Commissioni d’Albo nell’iscrizione dei professionisti o le incompatibilità di carica elettiva.
 
Su questo ultimo aspetto, quello delle incompatibilità, una soluzione potrebbe essere il Codice etico comune su cui sta lavorando un Gruppo di lavoro coordinato dall’Avv. Laila Perciballi: non è opportuno che presidenti di ordine provinciale siano anche in Comitato centrale nazionale. Oppure che revisori dei conti facciano parte delle commissioni d’albo.
 
Per quanto riguarda invece il ruolo delle Commissioni d’Albo nell’iscrizione dei professionisti negli elenchi speciali ad esaurimento, la Federazione aspetta un parere del Ministero della salute circa l’opportunità di delegare al Consiglio direttivo non solo la fase istruttoria ma anche l’assenso o il diniego all’iscrizione così come previsto dall’art.3, comma 2, del DM 9 agosto 2019 (richiesta in allegato).
 
Trasparenza, incompatibilità e conflitti di interesse sono le vere sfide del maxi-ordine. Non certo la vena polemica di qualche centinaio di persone. Sempre se non si vuol far passare la loro protesta come il capro espiatorio di tutto il resto.
 
Antonio Alemanno
Ex presidente Ordine TSRM-PSTRP Foggia 

03 luglio 2020
© Riproduzione riservata

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