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Psicologia e Pandemia nel Ssn

di Donatella Fiaschi

09 NOV - Gentile Direttore,
il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha organizzato, il 10 novembre p.v.a partire dalle ore 9,00 l’evento dal titolo “Psicologia e pandemia nel SSN” che si terrà a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, in via Cavour 50/a, e che sarà trasmesso anche in diretta streaming sui canali social del CNOP.
 
L’evento intende mettere a confronto iniziative e progettualità attivate nel SSN dai professionisti psicologi nei contesti ospedalieri e territoriali. Si tratta di alcune decine delle tante attività specifiche per la pandemia che, nonostante l’insufficienza cronica e drammatica di psicologi negli organici delle aziende sanitarie, sono state messi in essere con positivi risultati e che non hanno avuto lo stesso impatto e visibilità delle attività svolte da medici e infermieri, nonostante la ormai evidenza che la drammaticità della pandemia COVID 19 ha evidenziato con maggior forza e chiarezza che la tutela del diritto alla salute non è un’esclusiva di una professione sanitaria ma alla sua concretizzazione concorrono parimenti più professioni sanitarie e non solo nella sfera fisiologica e biologica ma, con la stessa valenza, anche nella sfera psicologica.
 
In questo nuovo scenario è apparso come nuovo ma allo stesso tempo vecchio protagonista, dopo tanti, troppi, anni di trascuratezza e di depotenziamento, la psicologia e, di conseguenza, i professionisti che la esercitano, quale soggetto in grado di affrontare le questioni relative alla tutela del benessere psicologico, duramente messo alla prova in tutta la fase pandemica, in vari casi sviluppatisi anche tragicamente.
 
Per questo nei vari provvedimenti di decretazione o in sede di conversione in legge degli stessi sono stati introdotte misure atte a valorizzare e potenziare il ruolo degli psicologi nella nuova fase di tutela del benessere psicologico nella vicenda pandemica, offrendo una risposta articolata rivolta in particolare nelle fasce d’età più vulnerabili cioè i minori.
 
Ma indicando anche risposte strutturali nell’organizzazione delle aziende sanitarie, e per questo in sede di conversione in legge dei decreti ristori è l’emendamento finalizzato ad ottimizzare la risorsa professionale degli psicologi dipendenti e convenzionati all’interno di ogni Azienda sanitaria o Ente del SSN al fine di razionalizzarne l’utilizzo, prevedendo un’unica regìa aziendale per la loro gestione nelle strutture e nei servizi. Così come è avvenuto per altre professioni sanitarie, per esempio le professioni sanitarie della legge 251/00, gli assistenti sociali, ma anche alcune specialità mediche, ad esempio gli anestesisti e rianimatori, e che tra l’altro non solo non presenta alcun costo aggiuntivo ma anzi produce economie e razionalizzazione nella spesa sanitaria.
 
Infatti si prevede che, al fine di garantire la salute e il benessere psicologico individuale e collettivo sia per l’ eccezionale situazione causata dall'epidemia da SARS-COV-2 che per assicurare le prestazioni psicologiche, anche domiciliari, alle professioni sanitarie e a tutto il personale sociosanitario nonché a coloro che si trovano in situazioni di disabilità, compresi i caregiver familiari o di disagio, in stato di abbandono o vittime di maltrattamenti e di abusi, con particolare riferimento ai minori, alle donne, e alle famiglie, nonché di ottimizzare e razionalizzare le risorse professionali degli psicologi dipendenti e convenzionati, le Aziende sanitarie e gli altri Enti del Servizio sanitario nazionale possono organizzare l'attività degli psicologi in un'unica funzione aziendale anche ai fini dell'applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 giugno 2006; in tale ambito saranno assicurate azioni di supporto psicologico agli operatori sanitari e sociosanitari.
 
Qualcuno l’ha definita la 251 degli psicologi e penso che la definizione sia appropriata: come la legge 251/00 può contribuire a innovare l’organizzazione del lavoro in sanità, incentivando e valorizzando il protagonismo positivo e partecipato di ogni professione sanitaria nell’attuazione del diritto alla salute e nella risposta ai nuovi bisogni di salute, in nuove e più produttive modalità di articolazione aziendale, che sia veramente unitaria ma ricca della diversità dei saperi e delle competenze di tutte le professioni produttrici di salute, tutte, nessuna esclusa.
 
Proprio per contribuire alla valorizzazione e alla promozione di questo nuovo protagonismo degli psicologi nel Rinascimento del SSN che sarà avviato dall’attuazione del PNRR nella seconda parte della giornata di questo Convegno ci sarà la prima riunione del Coordinamento dei direttori/responsabili psicologi del SSN, quale sede di elaborazione, di verifica, anche per il Consiglio Nazionale, di progetti e proposte per la migliore attuazione del diritto alla salute e alla tutela del benessere psicologico.
 
Donatella Fiaschi
Referente GdL Sanità del CNOP
 

09 novembre 2021
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