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Il capitale umano per l’assistenza territoriale

di Mauro Marin

15 NOV - Gentile Direttore,
gli investimenti del PNRR per la Missione 6 Salute assorbono il 51,4% di risorse addizionali in sistemi informatici e tecnologie digitali (ICT) e il 30,4% in strutture sanitarie territoriali al fine di garantire la necessaria condivisione di dati e di luoghi per l’integrazione dell’assistenza multidisciplinare. Ma la qualità dell’assistenza territoriale dipende soprattutto dal capitale umano e all’art. 88 e seguenti della legge di bilancio 2022 è previsto un incremento del fondo sanitario per il personale.
 
Gli standard di personale sanitario territoriale sono in attesa di definizione omogenea a livello nazionale secondo quanto disposto dall’art.92 comma 2 della legge di bilancio 2022. Finora sono stati variamente definiti dalle Regioni. La DGR n.1704/2017 della Regione FVG ha previsto un rapporto infermieri per l’assistenza domiciliare/residenti pari a 1/2500-3000 residenti in area urbana e di pianura e di 1/2000-2500 in area pedemontana a popolazione sparsa.
 
In aggiunta a questo standard la legge n.77/2020 di conversione del DL 34/2020 ha istituito l’infermiere di comunità e previsto che le aziende sanitarie possano reclutarne in numero non superiore a 1 ogni 50.000 residenti, come da linee di indirizzo della Conferenza delle Regioni del 10 settembre 2020 le quali includono nei compiti l’assistenza nelle residenze protette e strutture intermedie che di noma hanno proprio personale, la promozione dell’integrazione socio-sanitaria, dell’educazione sanitaria e della riabilitazione nella rete locale territoriale di professionisti con abilitazione specifica quali gli assistenti sociali, gli educatori sanitari, gli assistenti sanitari, i fisioterapisti, i medici di medicina generale (1/1500 residenti), i medici di continuità assistenziale (1/5000 residenti) gli specialisti ed i dirigenti medici di distretto per cui la DGR 1704/2017 prevede uno standard di 2/100.000 residenti oltre al direttore di distretto.
 
La bozza di documento di Agenas sull’Assistenza Territoriale riprende lo standard di 1 infermiere di comunità ogni 2000-2500 residenti senza ancora stratificare la popolazione per bisogno e considerare la coesistenza dello standard degli infermieri di assistenza domiciliare integrata (ADI) entrambi operanti anche a domicilio.
 
Ma secondo il modello FNOPI gli infermieri ADI svolgano funzioni prevalenti prestazionali diverse da quelle dell’infermiere di comunità distinto per competenze epidemiologiche, conoscenza per l’attivazione della rete locale dei servizi e competenze relazionali acquisite con una formazione che verrà in seguito definita. La legge n.219/2017 ha stabilito per tutti i sanitari che il tempo della comunicazione è tempo di cura. L’acquisizione di abilità relazionali, ad integrazione di quelle tecniche, è dunque già un dovere di tutti gli operatori, indistintamente dai ruoli, verso gli assistiti e gli altri operatori coinvolti nell’ADI.
 
La DGR del FVG n.1704/2017 “standard di personale per l’area sanitaria” ha fissato a livello territoriale un rapporto di 4-6 fisioterapisti ogni 10.000 residenti over 65 anni stratificando la popolazione per età di maggior bisogno e un rapporto di 1 psicologo ogni 20.000-30.000 residenti omnicomprensivo per consultori familiari, servizi di neuropsichiatra infantile e dell’adolescenza e disabilità. L’art.100 della legge di bilancio 2022 proroga il finanziamento per ulteriori incarichi aggiuntivi di assistenza psicologica fino al 31 dicembre 2022
 
Al fine di abbattere le lunghe liste di attesa per l’accesso alle visite mediche specialistiche l’art 94 della finanziaria apre all’acquisto di prestazioni dalle strutture private accreditate, ma permane il vincolo posto dall’art.1, comma 177, della legge finanziaria n.311/2004 che ha congelato il monte ore aziendale di specialistica convenzionate al 2004, diverso per ogni azienda, creando una diseguaglianza di accesso alle cure specialistiche territoriali tra province della stessa Regione.
 
Manca ancora uno standard di assistenti sociali nelle aziende sanitarie sebbene la domanda di prestazioni da parte dei Tribunali ai consultori familiari e alle neuropsichiatrie lo richieda. La finanziaria 2022 all’art.43 istituisce i livelli essenziali di prestazioni sociali per la non autosufficienza denominati LEPS che vanno a integrare i LEA previsti dal DPCM 12 gennaio 2017 al fine di definire tutti i diritti esigibili per la presa in carico delle persone fragili attraverso i Punti Unici di Accesso presenti nei distretti sanitari.
 
Nella medicina d’iniziativa non è scontata la fiducia anticipata, il consenso e l’adesione all’ingaggio proattivo dell’assistito se non viene coinvolto e motivato con la sua famiglia nelle scelte di salute da operatori capaci di lavorare uniti e coordinati in equipe nel distretto sanitario con la conoscenza e il rispetto reciproco dei ruoli.
 
Mauro Marin
Direttore Distretto Sanitario ASFO Pordenone

15 novembre 2021
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