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Covid. L’esperienza di Asst Rhodense diventa un libro

Il libro, a cura dei medici Martino Trapani e Ginevra Squassabia e scaricabile gratuitamente, racconta di come i professionisti siano stati travolti da un cambiamento repentino e radicale, ma abbiamo comunque continuato, ogni giorno, per un periodo lunghissimo, a rispondere con impegno e sacrificio ai bisogni di salute dei cittadini. Rossi (Omceo Milano): “Libri importanti perché fanno conoscere il lavoro duro di chi si è trovato a fronteggiare uno tsunami e ha dovuto rapidamente adeguarsi alla situazione”. SCARICA IL VOLUME

17 NOV - “Sarà difficile dimenticare l’anno 2020, l’anno della pandemia, l’anno in cui sono accadute cose che non avremmo mai immaginato e alle quali non eravamo pronti. Non eravamo pronti noi, come persone e non erano pronte, in parte, le nostre strutture, che si sono dovute riorganizzare a tempo record, per far fronte all’emergenza sanitaria causata da SARS-CoV-2”. Si presenta così il libro “L’esperienza di ASST Rhodense durante la pandemia da SARS-CoV-2”, curato dai medici Martino Trapani e Ginevra Squassabia per fissare il ricordo dell’esperienza vissuta con la pandemia Covid-19 e farlo conoscere anche al di fuori delle mura ospedaliere.

“E’ stato un momento difficile e ancora oggi dico grazie ai tutti i professionisti, quasi 4000, che ogni giorno, con passione, serietà, impegno e sacrificio in un periodo lunghissimo di difficoltà hanno risposto ai bisogni dei cittadini in diverse realtà (ordinarie, emergenti, urgenti, vaccini e tamponi, in ospedale, ambulatori, centri vaccinazione, uffici, accoglienza , area tecnica) – sottolinea Ida Ramponi, direttore generale dell’Asst Rhodense nel periodo di emergenza sanitaria e oggi ai vertici dell’Asst Crema, che il 10 novembre scorso ha partecipato alla presentazione del volume –. In questa situazione eccezionale, ho potuto constatare che senso di responsabilità e del dovere non sono mai mancati, nonostante la fatica e, diciamolo, la paura”.  

I nostri ospedali e i nostri operatori sono stati travolti da un cambiamento, repentino e radicale. Le strutture ospedaliere si sono dovute trasformare velocemente e in modo flessibile, per poter ospitare i cittadini che, in numero importante, si recavano al Pronto Soccorso per ricevere le prime cure.  

L’ASST Rhodense, come altre strutture sanitarie, ha dovuto adattarsi al cambiamento, riorganizzando la propria attività, sia dal punto di vista logistico-spaziale, sia dal punto di vista temporale. “Affrontare il cambiamento - spiegano in una nota i curatori del volume - è stato possibile solo attraverso un grande lavoro di squadra, una rimodulazione degli spazi e delle attività, che ha visto coinvolti tutti i Presidi Ospedalieri aziendali, nonché le aree territoriali. Un’attività che è stata possibile grazie alla collaborazione e all’impegno di tutte le persone che lavorano in ASST e di quelle che, a diverso titolo, collaborano con l’Azienda”.

“Non dimenticheremo mai quello che è accaduto e quello che abbiamo vissuto - aggiungono - . E lo vogliamo descrivere attraverso questa breve narrazione che, da una parte vuole raccontare chi siamo e, dall’altra, ha l’obiettivo di condividere ciò che è stato fatto per far fronte all’emergenza sanitaria causata da COVID 19. Persone che sono rimaste in corsia, ad affrontare con coraggio ciò che altri, forse, non comprenderanno mai”.

Per il presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, “libri come questo sono importanti perché fanno conoscere il lavoro duro di chi si è trovato a fronteggiare uno tsunami e ha dovuto rapidamente adeguarsi alla situazione. Con i mezzi a disposizione, in poco tempo, si è dovuto riorganizzare radicalmente il lavoro e attrezzare i luoghi di cura per fronteggiare un nemico veramente insidioso in quanto del tutto invisibile. Un’operazione encomiabile, che merita di passare alla storia, la storia della gente comune, di tutti noi, quella che non ci dimenticheremo più, fin che campiamo”.

Per il presidente Omceo il libro “è anche un vero e proprio manuale di igiene, poiché, a tutti gli effetti, spiega come riorganizzare le attività sanitarie, la logistica, i percorsi, le attrezzature, la comunicazione, le iniziative a sostegno dei dipendenti, i rapporti con il territorio ed i cittadini. Garbagnate, Rho, Corsico, Bollate, Passirana: una zona vasta e densamente popolata da centinaia di migliaia di cittadini ove il virus della SARS-COV2 ha esercitato la sua sinistra potenza. In questo tessuto umano, la “Rhodense” è stata un presidio fondamentale, poiché ha ricoverato quasi 2 mila persone in 6 mesi, di cui oltre 500 sono decedute. Un’esperienza fondamentale e – a maggior ragione – una testimonianza di grande valore, appunto, storico|”.

Questa esperienza, secondo i curatori del volume, "ci ha messo a dura prova, ma ci ha anche spinto a riflessioni sul futuro. Tra queste riflessioni, una riguarda il ruolo dell’Ospedale e quello del territorio. L’ospedale dovrà essere in grado di rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti e dovrà porre molta attenzione ai pazienti fragili e ad alto rischio ricoverati in acuto, che spesso devono poi essere trasferiti in strutture capaci di gestire la fase intermedia.  Occorre perciò investire in strutture che garantiscano la continuità di cure intermedie, realizzando unità ad hoc o riconvertendo altre strutture destinati ad altri usi. Per garantire una continuità assistenziale a tutti i pazienti è necessario inoltre rinforzare il rapporto e la collaborazione con i medici del territorio. E sarà necessario investire sulle risorse umane, che hanno rappresentato la vera forza e la risorsa preziosa capace di affrontare la pandemia”.

L’ospedale del futuro dovrà essere in grado di “‘trasformarsi’ e di garantire lo svolgimento delle quotidiane attività operative al fine di proteggere la salute degli utenti la normale operatività e di proteggere la salute degli utenti, anche al mutare delle esigenze sociali, economiche, ambientali ed epidemiologiche del contesto in cui è inserito. Le tecnologie digitali possono fare la differenza in tutte le fasi di prevenzione, accesso, cura e assistenza dei pazienti, per aiutare il personale sanitario nelle decisioni cliniche e le strutture sanitarie nella continuità di cura e nell’operatività”.

“Questo libro - conclude la nota - è dedicato a tutte le persone che hanno collaborato e che sono a tutt’oggi impegnate nella gestione dell’emergenza sanitaria”.

17 novembre 2021
© Riproduzione riservata

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