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Consiglio regionale. Fontana: “Sulla programmazione dei medici dobbiamo rivedere tutto”, le opposizioni contro i “medici a gettone” 

Minoranze: “Pratica che non garantisce continuità assistenziale, espone a rischi i lavoratori spesso impiegati anche per turni di 12 ore e porta ad un’esplosione dei costi. In Lombardia il quadro è emergenziale. E Regione chieda al governo maggiori risorse”. Fontana: “Semmai in Italia mancano 30mila medici. Sbagliata programmazione del numero chiuso. Da 10 anni si tagliano risorse in sanità, mettersi a norma con l’Europa”.

07 GIU - “Il vero problema non è tanto quello dei medici a gettone ma quello che sta finalmente emergendo: in Italia mancano 30mila medici. Bisogna rivedere tutto, anche le risorse che si danno ai professionisti, e mettersi a norma con la realtà europea”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della seduta di ieri del Consiglio regionale.

“È stata sbagliata la programmazione - ha ribadito – anche del numero chiuso nelle università, soprattutto delle specialità” e “sono più di dieci anni che in Italia si sono tagliate le risorse per la sanità. Adesso bisognerà recuperare e trovare delle soluzioni tampone”. Il problema, ha sottolineato, “riguarda la programmazione nazionale di medici e infermieri”, poi "nei nostri territori c’è un ulteriore problema legato alla Svizzera, che è un paese che attrae” anche i medici italiani.

Minoranze critiche sui medici gettonisti
“Quella dei medici a gettone è una pratica che non garantisce continuità assistenziale, espone a rischi i lavoratori spesso impiegati anche per turni di dodici ore e porta ad un’esplosione dei costi” e in Lombardia “il quadro che viene fuori è emergenziale”.

Lo scrive in una nota il capogruppo del Movimento cinque stelle, Nicola Di Marco, a seguito dell’interrogazione sul tema rivolta all’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso nel corso della seduta del Consiglio.

Lo stesso Bertolaso, osserva Di Marco, ha “confermato preoccupazione” e per il M5s “Regione Lombardia deve intervenire con forza presso il governo Meloni affinché siano elargite risorse per stabilizzare il nostro sistema sanitario regionale”.

Sull’argomento interviene anche il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino: “Fontana non si tiri fuori e chieda al governo Meloni di fare marcia indietro e di aumentare le risorse per la sanità, visto che le ha ridotte del 2,4% già per il 2024”. Per il Dem, “meno risorse significano meno medici e meno servizi, quindi meno cura e meno salute per i cittadini. La sanità lombarda ha bisogno di più medici e infermieri ma anche di cambiare profondamente”.

07 giugno 2023
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