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Lombardia. Per 2015 autorizzate 6mila assunzioni in sanità. Medici e infermieri: “Con applicazione direttiva europea su orario di lavoro serve altro personale”

La Giunta ha approvato una determina che prevede un piano 2015/16 con la copertura dell’85% delle cessioni di personale a tempo determinato e indeterminato. Rossi (Ordine Medici Milano): “C'è rischio che si tappino buchi con precari”. Muttillo (Ipasvi Milano): “Attesi 4mila operatori da assumere”.

27 NOV - L’applicazione della direttiva europea sull’orario di lavoro dei medici ha innescato un articolato dibattito anche nel mondo della sanità lombarda. Dalla colonne del quotidiano ‘Il Giorno’ Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, ha lanciato l’allarme: “Si tratta di un intervento giusto che porta risultati paradossali”. Dinamica dovuta al fatto che “invece di assumere, come sarebbe giusto, si riorganizzano i turni. E se le strutture non assumeranno il personale necessario, il risultato sarà controproducente”.

Per Rossi è poi ipotizzabile “che si tapperanno i buchi con i medici precari, non dipendenti e sottopagati, che hanno contratti brevi”. E le conseguenze si tradurranno pesantemente sui pazienti “considerando che addirittura in certe città italiane si sta pensando di utilizzare gli specializzandi, vietatissimo dalla legge”.

In questo quadro la giunta lombarda ha approvato una determina che prevede un piano 2015/16 con la copertura dell’85% delle cessioni di personale a tempo determinato e indeterminato nell’anno 2015. Previste 6.317 assunzioni per Asl, Aziende ospedaliere e Fondazioni Irccs. “Come Regione Lombardia sono state messe a disposizione risorse complessive pari a oltre 5 miliardi di euro per tutto il personale – ha spiegato il governatore Maroni - Uno sforzo enorme, visti anche i pesanti tagli lineari imposti da Roma nel comparto sanitario".

"Abbiamo tenuto conto – ha aggiunto il presidente - del fabbisogno del territorio e dell'ottimizzazione delle risorse secondo criteri ed esigenze espresse dalle singole aziende, ma anche di appropriatezza, da cui deriva l'abbattimento dei costi impropri che non offrono alcun vantaggio di cura e diagnosi dei cittadini, ma solo un aggravio economico per l'intera comunità. Queste assunzioni ci permetteranno anche di adempiere alle indicazioni ministeriali (che recepisce una normativa europea, ndr) sui nuovi orari di lavoro e i riposi giornalieri".

Sul fronte infermieristico però si attendeva probabilmente un’iniezione più consistente. “La Lombardia attende oltre 4mila infermieri da assumere – ha spiegato sempre al giornale milanese il presidente del Collegio Ipasvi di Lodi, Monza e Brianza Giovanni Muttillo – Anche perché stanno emergendo alcune criticità in seguito all’applicazione della normativa comunitaria, che rappresenta il primo passo di un importante cambiamento ma che in alcune strutture è anche alla base di problemi legati alla riorganizzazione della quotidianità, della vita non solo lavorativa ma anche privata”.
 

27 novembre 2015
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