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Vaccini. Omceo Milano: “In Lombardia e a Milano coperture non destano preoccupazioni. Ma non bisogna abbassare la guardia”

La copertura regionale per morbillo e rosolia è migliore del dato nazionale (95% contro il 93% nel 2015): ma il dato è in calo; in ripresa, invece, dopo un picco negativo quelle per meningite e pneumococco e ancora sotto gli obiettivi nazionali del 95% quelle per il papilloma virus nelle ragazze. In Lombardia l’antinfluenzale invece arriva al 48% di copertura. "Vaccinarsi è innanzi tutto nell’interesse dei singoli, oltre che della collettività".

23 OTT - Secondo i dati più recenti forniti da Regione Lombardia, la copertura regionale per morbillo e rosolia è migliore del dato nazionale (95% contro il 93% nel 2015): ma il dato è in calo; in ripresa, invece, dopo un picco negativo quelle per meningite e pneumococco e ancora sotto gli obiettivi nazionali del 95% quelle per il papilloma virus nelle ragazze. In Lombardia l’antinfluenzale invece arriva al 48% di copertura. Dati non dissimili si registrano sul territorio della Città Metropolitana Milanese. 
 
“La complessiva tenuta della copertura vaccinale in Lombardia e nella Città Metropolitana Milanese - afferma il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano, Roberto Carlo Rossi - è una buona notizia per le famiglie e per chi ha responsabilità nella tutela della salute pubblica, a partire dai medici che operano sia nelle strutture sanitarie pubbliche, sia in quelle private, anche se non va sottovalutato o ignorato la tendenza al lento calo della copertura. Le vaccinazioni hanno consentito di sconfiggere malattie come la poliomielite, la difterite e le possibili gravi complicanze derivanti da pertosse e morbillo. C’è, di contro, da segnalare il dato delle vaccinazioni antiinfluenzali, che comportano rischi maggiori per le fasce più fragili della popolazione come gli anziani. La Lombardia va meglio di altre Regioni, ma la copertura resta bassa, anche se probabilmente è più alta per le fasce d’età over 75 anni. L’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano ritiene che, comunque, non vada abbassata la guardia contro il diffondersi di convinzioni irrazionali, non fondate su nessuna evidenza scientifica, che potrebbero mettere a rischio la salute pubblica, soprattutto in realtà numerose e complesse come quella dell’area metropolitana milanese”.
 

“Tra le disinformazioni che corrono su internet e nel passa parola, in particolare, c’è il presunto collegamento tra vaccini e autismo – aggiunge il Presidente dell’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano -. I genitori devono sapere che indagini ripetute nel tempo e in Paesi diversi hanno dimostrato che non c'è nessuna relazione tra vaccinazione trivalente e autismo. Così come devono sapere che alcune malattie possono causare gravissimi danni a chi ne è colpito e persino la morte. Nel morbillo, ad esempio, in media, in un caso su 2000. Gli effetti collaterali dei vaccini, invece, seppur sempre possibili quando si parla di un farmaco, sono rarissimi e nella quasi assoluta maggioranza dei casi lievi e passeggeri”. 

23 ottobre 2016
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