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Ospedali a misura di donna. Confermati i Bollini Rosa al Papa Giovanni e Bergamo Ovest

I Bollini Rosa sono il riconoscimento che l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda) assegna ogni anno agli ospedali impegnati nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili. In Itala le strutture premiate quest’anno da Onda sono in totale 306: 71 hanno ottenuto tre bollini, 183 due bollini e 52 un bollino.

05 DIC - L’Asst Papa Giovanni XXIII ha ricevuto oggi da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, 3 Bollini Rosa, e la Bergamo Ovest 2 Bollini Rosa, per il biennio 2018-2019. I Bollini Rosa, da uno a un massimo di tre, sono il riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

Tra le novità segnalate dal Papa Giovanni per questa edizione, i percorsi dedicati all’assistenza alle pazienti affette da sclerosi multipla, che potranno ricevere assistenza in gravidanza e allattamento. Tra le novità anche un ambulatorio dedicato alle donne affette da morbo di Parkinson e percorsi per il rischio ictus riservati alle donne.

Sul fronte dell’Oncologia ginecologica figura tra i servizi di nuova attivazione la prevenzione eredo-familiare per i tumori alla mammella e all’ovaio. Si confermano il percorso diagnostico-terapeutico per le neoplasie della cervice uterina, a partire dalla prevenzione con vaccinazioni per HPV, il trattamento chemioterapico intraoperatorio per le neoplasie all’ovaio e la radioterapia intraoperatoria per i tumori al seno.

Molte le novità anche nel Dipartimento Materno-infantile, con l’attivazione di un progetto di screening per prevenire e affrontare tempestivamente la depressione post partum, i programmi e le campagne di promozione e sostegno dell'allattamento al seno per il neonato prematuro e per quello a termine, l’avvio della banca del latte materno donato a favore delle madri di bimbi prematuri. Sono iniziative che rafforzano l’impegno pluridecennale del Papa Giovanni XXIII nella cura dei neonati e delle neo-mamme e che aggiungono valore alla presenza di strutture quali la Terapia intensiva neonatale, la disponibilità di strumenti per l’esame dell’ecocardiografia fetale, le procedure come la gestione del codice rosso in sala parto.

Si confermano le iniziative attive da diversi anni a favore delle donne, dal percorso diagnostico terapeutico per le pazienti con diabete gestazionale e con diabete di tipo 1, a quello per la preservazione della fertilità e per le donne vittime di violenza, fino agli ambulatori integrati per le mamme che necessitano di terapia psicofarmacologica in gravidanza e nel post parto.

“Si tratta di un prestigioso riconoscimento che da tanti anni ci accompagna lungo un percorso continuo di miglioramento dei servizi offerti alle donne, che ci porta a definire percorsi sempre nuovi dedicati al genere femminile per tante malattie – ha commentato Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Ci confermiamo inoltre come centro di riferimento per patologie tipicamente femminili, come la sclerosi multipla e i tumori ginecologici o alla mammella, emergendo in contesti particolari come la violenza e la cura della mamma e del bambino”.

All’ASST Bergamo Ovest sono stati riconosciuti due bollini rosa. Tra le iniziative particolarmente significative sono state segnalate la gestione multidisciplinare per le donne con diabete gravidico o pregravidico, fino al follow up dopo il parto; per l’osteoporosi e per problematiche metaboliche e tiroidee in gravidanza.

“Grande attenzione all’educazione alimentare con la proposta di ricette salutari (anche per i dipendenti), e un ambulatorio nutrizionale per le donne con tumore alla mammella (già Best Practice Onda 2016). Il progetto “Mi rispecchio” (trucco e parrucco per le pazienti oncologiche) e il supporto psicologico per le pazienti reumatiche arricchiscono i percorsi diagnostico terapeutici”, evidenzia l’Asst. Che aggiunge: “Un discorso a sé merita il percorso Rosa: integrato fra ospedale, consultori e CPS, prevede accoglienza dedicata con operatrici formate e con kit per i riscontri e di primo conforto per le donne che giungono in Pronto soccorso. Oltre a una mostra permanente all’ospedale di Treviglio, un corso Fad sul valore della differenza di genere e a iniziative di sensibilizzazione sul territorio, l’ASST Bergamo Ovest si distingue per la creazione di una rete interistituzionale (ASST, ATS, Forze dell’Ordine, Centro Antiviolenza , Comune Treviglio, ambiti), per la collaborazione con il Centro ascolto uomini maltrattanti AEPER, fino a “Progettare la parità in Lombardia” che coinvolge varie istituzioni e vede Onda come capofila”.

Elisabetta Fabbrini, direttore generale dell'ASST Bergamo Ovest, ha ritirato il premio a Roma con il direttore socio sanitario Barbara Mangiacavalli: "Un riconoscimento che è una conferma dell'attenzione che i nostri professionisti danno alla salute al femminile. Ogni anno riusciamo a portare nuove iniziative e la nostra presenza alla cerimonia ha voluto significare l'impegno della Direzione e uno stimolo per proseguire su questa strada. Le donne sono spesso al centro della cura, ma anche spesso pazienti di alcune patologie croniche, come quelle neurologiche o reumatiche. Offrire percorsi dedicati e insegnare corretti stili di vita alle donne aiuta e sostiene tutta la famiglia".

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.

Nell’anno del decennale, sono 306 le strutture ospedaliere premiate: 71 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini), 183 due bollini e 52 un bollino. Inoltre 13 ospedali hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza al proprio interno di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne nell’ambito della cardiologia. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Roma, al Ministero della Salute.

Diverse le novità di questa edizione del Bando: sono state introdotte due nuove specialità, la geriatria e la pediatria, è stata valutata anche la presenza di percorsi “ospedale-territorio” soprattutto nelle aree specialistiche che riguardano patologie croniche come cardiologia e diabetologia e, nell’ambito dell’accoglienza in ospedale, da quest’anno è stato dato rilievo anche alla presenza del servizio di Pet-Therapy rivolto ai pazienti ricoverati.

Sul sito www.bollinirosa.it dall’8 gennaio 2018 è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivise per regione, con l’elenco dei servizi valutati. Tramite un apposito spazio riservato agli utenti è possibile lasciare un commento sulla base dell’esperienza personale che viene poi condiviso da Onda con gli ospedali interessati.

Come per le precedenti edizioni, anche per il prossimo biennio, grazie a un accordo con Federfarma, le 17mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale forniranno alla clientela femminile indicazioni per trovare l’ospedale a “misura di donna” più vicino.

“Celebriamo quest’anno con una medaglia a tutti gli ospedali premiati i 10 anni dei Bollini Rosa: siamo partiti con 44 ospedali nella I edizione e festeggiamo oggi il traguardo di 306 ospedali. In questi anni la rete degli ospedali „amici delle donne‟ si è allargata e solo rispetto al biennio precedente quelli nuovi sono 86”, ha affermato Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “In questo decennio sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito della medicina di genere e la salute delle donne sta diventando un punto di attenzione per molte strutture, come dimostrano i nostri dati, ma c’è ancora molto da fare. Onda lavora a fianco di questi ospedali per promuovere un approccio „di genere‟ nell’offerta dei servizi socio-sanitari, imprescindibile per poter garantire una corretta presa in carico della paziente in tutte le fasi della vita. La partecipazione dei Bollini Rosa alle iniziative promosse da Onda, in occasione di giornate dedicate a talune patologie femminili, mettendo a disposizione prestazioni cliniche e diagnostiche gratuite, consentono di avvicinare la popolazione a diagnosi e cure sempre più mirate e specifiche”.

“Una prestazione sanitaria di livello elevato, un'alta competenza specialistica coniugata all’attenzione alla paziente e al suo benessere complessivo declinata al femminile. È questa la filosofia con cui la Giuria ha assegnato anche questo anno i Bollini Rosa promossi da Onda”, ha affermato Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità e assistenza rivolgono alle donne cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede. Una differenza alla quale noi abbiamo dedicato un Centro con l’obiettivo di disegnare strategie di cura e di assistenza sempre più specifiche rispetto alle donne in modo che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo”.

05 dicembre 2017
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