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Lombardia. Pd presenta proposta per il riconoscimento del caregiver familiare

Patriarca: “La nostra proposta ha un approccio molto operativo: stiamo parlando di offrire a chi si prende cura dei familiari, rinunciando al proprio lavoro e al proprio tempo, assistenza psicologica, domiciliazione delle visite specialistiche, formazione all'assistenza sul campo, sportelli di aiuto reciproco, reti di volontariato”.

24 GEN - Mentre è in discussione alla alla Camera un disegno di legge e, con la manovra di Bilancio 2018 sono stati destinati 60 milioni di euro per chi si fa carico dei familiari non autosufficienti, i consiglieri regionali del Pd in Regione Lombardia, dopo aver fatto approvare una risoluzione e un ordine del giorno in Consiglio regionale, hanno presentato una proposta di legge che prevede la tutela e il sostegno dal punto di vista previdenziale, sanitario e assicurativo per i caregiver.

“Dal momento che è stato istituito un fondo per il caregiving familiare, non appena si definiscono delle leggi regionali, quelle risorse verranno subito attivate”, dice il relatore del progetto alla Camera Edoardo Patriarca. “Diverse regioni si sono mosse e si stanno muovendo in questo senso: speriamo che nella prossima legislatura si arrivi anche ad una legge nazionale. La nostra proposta ha un approccio molto operativo: stiamo parlando di offrire a chi si prende cura dei familiari, rinunciando al proprio lavoro e al proprio tempo, assistenza psicologica, domiciliazione delle visite specialistiche, formazione all'assistenza sul campo, sportelli di aiuto reciproco, reti di volontariato”.
Il testo, inoltre, concepisce anche la necessaria integrazione con le badanti nella gestione della non autosufficienza.

“È un tema fondamentale di questo momento, a cui la Giunta non ha mai dato rilevanza in questi ultimi cinque anni”, dicono i consiglieri regionali Gian Antonio Girelli e Carlo Borghetti. “Basti pensare che non ha mai dato gambe nemmeno al progetto di legge istitutivo degli sportelli per le badanti. L'assistenza domiciliare delle fragilità deve invece essere al primo posto nell'agenda del legislatore, dato che riguarda prima o poi tutte le famiglie e genera, a ricaduta, esclusione sociale e problematiche gestionali a tutti i livelli. Anche la Lombardia - concludono - deve al più presto dotarsi di una legge per rispondere ai bisogni di tutti quei cittadini che ogni giorno sacrificano le proprie scelte per curare un anziano o un disabile grave. Sarà uno dei punti chiave di cui ci occuperemo nella prossima legislatura”.

24 gennaio 2018
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