Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 26 APRILE 2024
Lombardia
segui quotidianosanita.it

Farmacie. Federfarma Bergamo e Lecco contro la gestione Racca di Federfarma Lombardia

Per i due presidenti, Giovanni Petrosillo e Andrea Braguti, la rappresentanza regionale delle farmacie, presieduta da Annarosa Racca, ha fallito nell’accordo per la Distribuzione dei farmaci per conto e nell’accordo per la distribuzione dei dispositivi per diabete. Critiche anche sull'accordo regionale con i medici di famiglia che, secondo i presidenti di Bergamo e Lecco, avrebbe fatto guadagnare funzioni ai medici a discapito del ruolo delle farmacie

02 MAG - Federfarma Bergamo e Federfarma Lecco hanno messo nero su bianco il proprio malcontento e in una nota hanno espresso “la più profonda insoddisfazione per l’operato di Federfarma Lombardia, l’Unione regionale delle associazioni di farmacisti privati della Lombardia, che in questi ultimi mesi si è resa responsabile di un grave peggioramento delle condizioni economiche e operative di tutte le farmacie lombarde. Oltretutto, sia pubblicamente che in sedi istituzionali, gli insuccessi continuano a essere sottovalutati o commentati come eventi positivi, dimostrando un’assoluta mancanza di analisi e di visione strategica”.
 
Giovanni Petrosillo e Andrea Braguti, rispettivamente presidenti di Federfarma Bergamo e Federfarma Lecco, illustrano i fallimenti di Federfarma Lombardia, presieduta attualmente da Annarosa Racca, presidente di Federfarma Milano e Lodi, in tre esempi, “solo gli ultimi”: l’accordo per la Distribuzione dei farmaci per conto e l’accordo per la distribuzione dei dispositivi per diabete, nonché l’Air della medicina generale, dove i medici guadagnano funzioni a dispetto delle farmacie che “incassano perdite di ruoli, attesi da almeno dieci anni”.
Nel dettaglio:
Novembre 2018. “Accordo per la Distribuzione dei farmaci per conto delle ATS, con riduzione della remunerazione stimata da Regione Lombardia in una minor spesa di 3 milioni di euro, ossia, - 10% rispetto ai circa 29 milioni di euro del precedente costo del servizio di dispensazione (dati tratti dalla DGR XI-796/2018), a fronte di: a. un possibile ampliamento degli elenchi di farmaci da dispensare, qualora si attuasse l’ipotesi del servizio di distribuzione con cessione di contratto che porterebbe vantaggi fiscali e organizzativi esclusivamente a Regione; b. un nutrito elenco di promesse di Regione a valutare l’affidamento di servizi alle farmacie, senza alcun specifico impegno di spesa e, quando previsti, con termini di scadenza ormai raggiunti senza che nulla sia avvenuto di concreto; tra questi, il famoso intendimento delle parti di affidare alle farmacie il primo ciclo di terapia”.
 
Febbraio - Marzo 2019. “Accordo per la distribuzione dei dispositivi per diabete che, in primo luogo, ha provocato un pesante impatto organizzativo per le farmacie e per le Associazioni di Federfarma, oltre che per i cittadini, per una mancata fase di sperimentazione, un sistema informatico non ancora pronto e una non tempestiva informazione per gli operatori. In secondo luogo, ha portato la remunerazione per la dispensazione dei presidi in regime convenzionato ai minimi storici nazionali (35 cent a striscia) e, dopo due mesi dalla sua applicazione, ancora non siamo in grado di sapere se le aziende renderanno coerenti i prezzi di cessione alle farmacie con i valori dei rimborsi. Inoltre, c’è qualche altro eccesso, come la consegna in DPC dei glucometri, anche con relativa istruzione all’uso, per un corrispettivo che dal 1° febbraio 2020 si attesterà a euro 1,30 e la dispensazione dei glucometri e delle penne sparo in regime convenzionato, qualora mancanti nel canale della DPC, con un rimborso pari al prezzo di acquisto della farmacia (testimoniato da fattura o DDT di acquisto)”.
 
Aprile 2019. “Accordo integrativo regionale medici di medicina generale, con il quale Regione Lombardia stanzia complessivamente 32 milioni di euro previsti dalla Convenzione nazionale per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per il raggiungimento di obiettivi strategici del governo clinico. Tra i punti qualificanti dell’accordo, si deve rilevare quanto segue:  a. “…la partecipazione alla campagna vaccinale e l'aderenza al piano di screening, in coerenza con quanto disposto dall'accordo collettivo nazionale approvato nel corso del 2018.” b. “In attuazione di quanto disposto dal punto 1.4.1.7 della DGR n. XI/1046 del 17.12.2018 e nel rispetto delle disposizioni contenute nell'allegato D, lettera C dell'Accordo Collettivo Nazionale vigente, si riconoscono come prestazioni diagnostiche eseguibili dai medici di medicina generale anche in telemedicina quelle assicurate esclusivamente nei confronti dei propri assistiti per i quali è stato redatto e validato il PAI nell'ambito degli accordi regionali quelle di seguito riportate…” .
 
Si omette il fitto elenco di prestazioni, anche di telemedicina, e di esami ematochimici. Un plauso quindi va all’Assessorato regionale e ai rappresentanti di FIMMG e SNAMI per aver dato avvio ad un ampliamento di funzioni che certamente corrispondono ai principi fondanti della presa in carico del paziente cronico, come sanciti dal Piano Nazionale della Cronicità. Non altrettanto si può riconoscere ai rappresentanti regionali delle farmacie che incassano perdite di ruoli, attesi da almeno dieci anni, ossia, dalla data di approvazione del Dlgs della Farmacia dei Servizi; di più, l’arretramento rischia di registrarsi anche in ambito privato, almeno per le farmacie che ci hanno creduto e investito.

“Per contro – proseguono Petrosillo e Braguti -, si magnificano aspetti discutibili e secondari come la stampa in farmacia dei promemoria delle ricette elettroniche e la funzione di micro-erogatori per determinati territori, che di per sé rappresenta la negazione dell’applicazione universale della Farmacia dei Servizi”.

Federfarma Bergamo e Federfarma Lecco intendono, quindi, esprimere “pubblicamente il loro dissenso verso gli effetti di questa gestione sindacale, dopo aver più volte manifestato la stessa posizione in sede istituzionale regionale in modo costruttivo e nell’esclusivo interesse delle farmacie associate”.

“Resta la speranza – concludono Petrosillo e Braguti -, che, finalmente, di fronte all’evidenza dei fatti e con la partecipazione di tutte le articolazioni territoriali lombarde della Federfarma, si apra un confronto sereno e sincero che prenda avvio da un’aperta analisi delle criticità, per giungere all’individuazione delle migliori soluzioni funzionali all’inizio di una nuova gestione, più consona al servizio farmaceutico di una Regione da sempre modello trainante”.

02 maggio 2019
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lombardia

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy