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“Pensare oltre i confini”. Nuovi orizzonti di scoperta nei Pomeriggi della Medicina dell’Omceo Brescia

Settima edizione dell’iniziativa nata per è approfondire i temi attuali che riguardano la salute. Sette gli incontri proposti nella nuova edizione - aperti a tutta la cittadinanza ad ingresso libero. Ad aprire il ciclo, giovedì 27 febbraio, sarà il professor Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano. IL PROGRAMMA

20 FEB - Rigore scientifico e divulgazione coinvolgente, per dialogare di scienza e salute insieme alla città. Sono questi gli aspetti a cui si ispirano i Pomeriggi della Medicina, ciclo di incontri promossi dal Comune e dall’Ordine dei Medici di Brescia quali realtà di riferimento per la sanità locale, con il supporto di FNOMCeO - Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Gruppo Brescia Mobilità, Fondazione ASM e Centrale del Latte di Brescia, pone al centro dell’attenzione il benessere dei cittadini, declinato su prevenzione e corretti stili di vita, nuove frontiere della ricerca scientifica, sfide emergenti di risonanza globale.

Sette gli incontri proposti nella nuova edizione - aperti a tutta la cittadinanza ad ingresso libero – con una duplice finalità: da un lato offrire un approfondimento culturale su tematiche sanitarie di interesse collettivo, dall’altro proporsi in un’ottica “di servizio”, per veicolare corrette informazioni fra la popolazione, sempre più bersagliata da fake news, confutare i falsi miti su ricerca e cura delle malattie, chiarire i dubbi e rispondere ai quesiti del pubblico.

Pensare oltre i confini è il tema scelto per l’edizione 2020, “fil rouge che unirà idealmente i diversi argomenti al centro degli incontri, cui interverranno testimoni del nostro tempo capaci di superare gli schemi predefiniti, per aprire lo sguardo al nuovo, con un approccio indipendente e non convenzionale”, spiega l’Omceo Brescia in una nota. “In questa accezione - argomenta - “Pensare oltre i confini” non significa solo saper proiettare lo sguardo verso il futuro, precorrendo i tempi e anticipando le innovazioni a venire. Significa anche saper guardare ciò che abbiamo sotto gli occhi con uno sguardo nuovo, più libero e originale, che possa valorizzare le risorse nascoste nell’esistente. Nell’incertezza e complessità del presente anche la medicina, specchio della società, è chiamata a superare questa soglia, per affrontare le sfide del nostro tempo, rovesciare pregiudizi, innescare il cambiamento attraverso un progresso scientifico consapevole, alimentato dal dialogo tra tecnologia e umanesimo”.

Gli incontri si snoderanno dal 27 febbraio al 16 aprile, sempre il giovedì alle 17.45 nell’auditorium San Barnaba di corso Magenta, a Brescia, per mettere a fuoco le tematiche più attuali della medicina e della ricerca, accompagnati da nomi prestigiosi del panorama scientifico.

Ad aprire il ciclo, giovedì 27 febbraio, sarà il professor Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, che approfondirà il complicato e appassionante percorso della ricerca per trovare ‘il farmaco giusto’, e racconterà in prima persona come è cambiata la medicina da quando si è affacciato alla professione, nei primi anni Cinquanta, ad oggi: anni di progressive “rivoluzioni” scientifiche che hanno cambiato il volto stesso della cura e profondamente modificato il ruolo del medico. Rivoluzioni ancorate a solide basi scientifiche, se è vero che, come dice lo stesso Garattini, “il coraggio della scienza è andare controcorrente”.

Le nuove prospettive aperte dalla ricerca saranno al centro dell’incontro di giovedì 5 marzo. “Si può riparare il cervello malato?” è la domanda cui si proverà a rispondere, alla luce degli scenari aperti dalla medicina rigenerativa per “riparare” il cervello danneggiato da ictus, traumi o malattie neurodegenerative attraverso nuove modalità di approccio, che annoverano innovative terapie cellulari. Un filone che apre opportunità e interrogativi, e che vede come riferimento italiano il gruppo di ricerca di Gianvito Martino, neuroscienziato, direttore scientifico IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano dove è responsabile dell’Unità di Neuroimmunologia, e ordinario di Biologia applicata dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

“Davanti alle numerose sollecitazioni mediatiche, che periodicamente annunciano la cura di molte malattie neurodegenerative, l’intervento di un neuroscienziato di alta levatura come Martino - spiega l’Omceo Brescia - aiuterà ad inquadrare questa tematica, chiarendo quali sono le aspettative da riporre in queste nuove terapie, ma anche i limiti e le cautele da considerare, perché la ricerca ha tempi lunghi, che mal si conciliano con la velocità di una società iperconnessa. Modera Angelo Bianchetti, responsabile del Dipartimento di Medicina e Riabilitazione, Istituto Clinico S. Anna di Brescia”.

Pensare senza confini significa anche saper cogliere le potenzialità segrete del presente. In questa prospettiva, nell’appuntamento del 12 marzo, verrà affrontato il tema del rapporto medico-paziente nello scorcio del nuovo millennio, con Fabrizio Asioli, psichiatra e psicoterapeuta, autore del libro La relazione di cura. Difficoltà e crisi del rapporto medico-paziente.

“Le parole che curano - La medicina salvata dalla relazione?” è il titolo dell’incontro, per ragionare sulla crisi del rapporto medico-paziente, schiacciato dalla carenza di tempo clinico, dall’invasività della tecnologia e dalla crisi di fiducia. E al contempo per ribadire la necessità di questa speciale relazione, insostituibile perché è essa stessa strumento terapeutico e fulcro della cura.
Tra aspettative, emozioni, equivoci e incomprensioni si metteranno a fuoco le cause di un rapporto sempre più problematico, ma anche i possibili rimedi, per tornare a valorizzare, nell’epoca di internet e dei rapporti virtuali, le inarrivabili risorse offerte dalla parola e dalla relazione tra il clinico e il suo paziente. In veste di discussant interverrà Ottavio Di Stefano, presidente dell’Ordine dei Medici di Brescia.

A seguire, il 19 marzo, ci si soffermerà su un tema di ampio interesse, quello dell’alimentazione, che verrà affrontato da un punto di vista insolito. Andrea Poli, farmacologo, presidente di Nutrition Foundation of Italy ed esperto divulgatore, analizzerà il nostro presente di manie alimentari: dai prodotti a basso contenuto calorico o arricchiti con vitamine e nutrienti di vario tipo che hanno invaso i supermercati e la grande distribuzione, alle cure dimagranti all’ultima moda che promettono perdite di peso immediate. Fino ad arrivare alle diete dei “senza” - senza lattosio, senza sale, senza zuccheri, senza glutine, senza grassi - restrizioni spesso seguite anche dalle persone “sane”, nella convinzione che facciano bene.
Un incontro sull’arte di mangiare sano ai tempi delle ossessioni alimentari, per chiarire le regole di una corretta alimentazione e dare indicazioni per una nutrizione equilibrata, sfatando credenze e falsi miti su cibo e diete.

L’emergenza dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e i rischi per la salute che questi fenomeni comportano sarà in primo piano nell’incontro del 26 marzo dedicato a ecologia, salute e futuro, tre aspetti strettamente interconnessi che interpellano la comunità.
“L’ambiente sotto assedio – Ecologia, salute, futuro: chi se ne deve prendere cura?” è il titolo pensato per l’appuntamento cui interverranno Maurizio Tira, ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica dell’Università degli Studi di Brescia (di cui è rettore) ed esperto di cambiamenti climatici, e Roberto Romizi, presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia, che approfondirà le implicazioni sanitarie di un ambiente “malato”. Il riscaldamento globale, infatti, interferisce negativamente con molteplici patologie, e nel suo ultimo report l’Agenzia europea per l’ambiente ha lanciato l’allarme sui decessi prematuri e gli anni di vita persi nella popolazione a causa dell’inquinamento.
Nel ruolo di discussant Ottavio Di Stefano, presidente dell’Ordine dei Medici di Brescia, e Donatella Albini, consigliera delegata del sindaco per la Sanità.

"Un approccio non convenzionale alla medicina - si legge nella nota dell'Omceo - è quello dei determinanti socio-economici di salute, filone di studi innovativo che analizza come le disuguaglianze sociali (status, reddito, contesto di vita, livello di istruzione) influiscano sull’insorgenza e sulla prognosi delle malattie e sulla stessa speranza di vita. Capofila di questi studi in Italia è Giuseppe Costa, epidemiologo, ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Torino e direttore del Centro di riferimento per i Determinanti sociali di salute - S.C.a.D.U. Epidemiologia ASL Torino 3, che interverrà nell’incontro del 2 aprile sul tema “Non basta la salute - Quando le disuguaglianze pesano più della biologia”.
Uno sguardo nuovo che aiuterà a comprendere come la salute sia strettamente intrecciata al contesto economico e alle condizioni sociali, fattori che non possono essere trascurati dalla medicina moderna, e che risultano centrali per rendere più incisive le politiche di sanità pubblica.
Modera Francesco Donato, ordinario di Igiene, responsabile Unità di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica dell’Università degli Studi di Brescia.

L’ultimo appuntamento, che il 16 aprile chiuderà il ciclo dei Pomeriggi della Medicina 2020, è dedicato alla disabilità, una condizione che per sua natura costringe ad allargare lo sguardo e provare a “pensare oltre i confini”, per attivare risorse nuove, oltrepassare i limiti del presente e acquisire una nuova consapevolezza di sé.
“Oltre la disabilità - La scommessa di chi non si arrende” è il titolo dell’incontro, che sarà introdotto da Luigi Croce, psichiatra, psicoterapeuta, presidente del Comitato Scientifico ANFFAS nazionale, docente di Neuropsichiatria infantile all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, per interpretare la disabilità nelle sue molteplici implicazioni di tipo clinico, psicologico e sociale.

Come da tradizione l’ultimo appuntamento vedrà la partecipazione del giornalista del Corriere della Sera e scrittore Gian Antonio Stella, che ha di recente pubblicato il suo ultimo libro Diversi – La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia, e racconterà la disabilità attraverso la fatica e il coraggio di uomini e donne che con la loro personale esperienza hanno saputo guardare all’handicap sotto una prospettiva nuova, per provare a cambiare il mondo.
“Lezioni emblematiche di vita vissuta da consegnare al pubblico - si legge nella nota dell’Omceo -, in un incontro che offrirà anche l’opportunità di soffermarsi sulle difficoltà concrete del quotidiano e le sfide di inclusione che ancora resistono, ostacolando una piena cittadinanza per chi è diversamente abile.

Le conclusioni del ciclo di incontri saranno affidate al sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, con il presidente dell’Ordine dei Medici, Ottavio Di Stefano, e la delegata del sindaco per la Sanità, Donatella Albini.

Nel segno di una comunicazione diffusa e coinvolgente, pensata per promuovere la condivisione del progetto con la città, proseguirà anche quest’anno, grazie a Brescia Mobilità, la pubblicizzazione del ciclo di eventi sul metrobus, attraverso pendini posizionati all’interno dei treni, info tv e schermi Lcd nelle stazioni, canali social e un bus della linea urbana “vestito” per l’occasione con l’immagine dei Pomeriggi della Medicina.

I Pomeriggi della Medicina arriveranno anche nelle case dei bresciani, sulle bottiglie del latte fresco microfiltrato della Centrale del Latte, decorate per l’occasione con originali inserzioni che richiamano i temi portanti dell’iniziativa.

20 febbraio 2020
© Riproduzione riservata

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