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Riforma sanità. Opposizione chiede avvio del confronto in Consiglio in tempi brevi

Il consigliere del M5S, Marco Fumagalli, accusa il neo assessore Letizia Moratti di fare “audizioni improprie e private con saggi tutti suoi” e dice “basta con le riforme calate dall’alto. Se la maggioranza non è pronta, il dibattito in Consilio deve cominciare dai nostri progetti”. Per il consigliere Dem Samuele Astuti la sensazione è che la maggioranza “non sappia come correggere un modello che ha voluto e difeso per anni, prima di accorgersi che non funzionava”.

13 GEN - Si fa sempre più urgente, in Lombardia, discutere della riforma della legge sanitaria Maroni, la legge 23/2015. L’opposizione attacca la maggioranza, accusandola di essere impreparata, e sollecita l’avvio in tempi stretti della discussione in Consiglio. “Il tempo stringe, la riforma di Maroni e del centrodestra è fallita e i lombardi meritano una sanità in linea con la legge nazionale e con le sollecitazioni di Agenas. Chiediamo che cominci un confronto politico serio in Consiglio regionale”, afferma in una nota Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia, che accusa il neo assessore al Welfare, Letizia Moratti, “catapultata qui all’ultimo minuto”, di stare facendo “audizioni improprie e private con saggi tutti suoi. È ora di finirla con le riforme calate dall’alto. Non è questo il percorso: la riforma deve essere scritta in Consiglio regionale con la calendarizzazione di audizioni in Commissione e tempistiche certe”.

Per Fumagalli, “se la maggioranza non è pronta, il dibattito deve cominciare per forza dai progetti già presentati da noi: la proposta M5S è pronta per il voto e perfettamente in linea con la legge nazionale e le sollecitazioni del ministero. Noi abbiamo lavorato per tempo: la riforma Maroni va riscritta da cima a fondo e in tempi brevi nell'interesse di tutti i lombardi”.

A sollecitare la maggioranza è anche il PD: “A un mese dall’invio della nota di Agenas, che boccia senza appello la sanità lombarda, Lega e alleati non hanno ancora un’idea chiara né un percorso condiviso per modificare la riforma del 2015. Quella legge era una sperimentazione e lo si sapeva da cinque anni, i problemi che hanno reso più grave la pandemia in Lombardia sono sotto gli occhi di tutti da ormai dieci mesi, come mai non c’è ancora una proposta di maggioranza?”, domanda il capo delegazione Pd in commissione sanità Samuele Astuti.

“La riforma - aggiunge Astuti - va fatta entro quattro mesi e uno è trascorso invano, non stiamo iniziando nel migliore dei modi, ancora una volta per responsabilità di una maggioranza che non sa come correggere un modello che ha voluto e difeso per anni, prima di accorgersi che non funzionava”.

13 gennaio 2021
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