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QS Edizioni - giovedì 18 aprile 2024

Regioni e Asl - Abruzzo

Parto indolore alla Asl 1. Tordera smentisce Verrecchia: “Attivato a breve su tutto il territorio provinciale”

immagine 28 gennaio - L’ex deputato contro la delibera del Dg: ”Dà la possibilità al personale dell'ospedale del capoluogo di specializzarsi in questa pratica già adottata in molti ospedali italiani” lasciando indietro Avezzano e Sulmona. Ma Tordera chiarisce: “Si parte da L’Aquila perché ha la terapia intensiva neonatale, ma si estenderà presto a tutti i presidi dell’Azienda”.
Arriva da Facebook la denuncia dell’ex deputato Massimo Verrecchia (Ncd) in merito alla mancata attivazione del partoanalgesia in tutti gli ospedali della Asl 1 Abruzzo. “C’era stato assicurato nei mesi scorsi che questo servizio, parto indolore, sarebbe stato garantito nei tre ospedali della nostra provincia, ossia a L’Aquila, Avezzano e Sulmona ed invece lo sarà solo per l’ospedale dell’Aquila, come potete vedere nella delibera in foto sottolineato in rosso! E ad Avezzano e Sulmona?”, scrive Verrecchia pubblicando una immagine di una delibera del Dg della Asl 1 Abruzzo in merito alla formazione del personale aziendale per l’avvio dell’attività di partoanalgesia.

Ma il Dg Rinaldo Tordera, in una nota, smentisce e precisa: “Il progetto della partoanalgesia, che riguarderà tutta la provincia, ha come punto di partenza l’ospedale di L’Aquila ma in tempi brevi si estenderà a tutti gli altri presidi dell’azienda. L’attivazione del parto indolore inizierà dall’Aquila perché in questo ospedale è presente la terapia intensiva neonatale ma, a seguire, coinvolgerà l’intera rete ospedaliera provinciale”, ribadisce TOrdera.

“L’introduzione del nuovo servizio – prosegue il Dg - verrà attuata avvalendoci degli anestesisti di cui attualmente disponiamo, utilizzandoli al meglio su tutto il territorio della Asl. Durante la graduale attivazione del parto indolore saranno coinvolti di volta in volta i direttori dei singoli servizi ospedalieri in base alle specifiche esigenze”.

Per Tordera “è davvero stucchevole constatare che ogni qualvolta si prendono iniziative per migliorare le prestazioni ci sia sempre qualcuno che si adopera per dividere i territori e alimentare inutili contrapposizioni”.
28 gennaio 2019
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