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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Regioni e Asl - Abruzzo

Il sindacato ULS Sanità si insedia in Abruzzo. Michele Capanna Piscé nominato segretario

immagine 11 novembre - Il sindacato evidenzia come la sanità abruzzese viva oggi “una situazione di grande disagio”, in cui c'è stata una “mancata crescita quantitativa e qualitativa delle risorse umane” cha ha costretto il cittadino a ricorrere “a prestazioni non convenzionate, aumentando il profitto della sanità privata a discapito del Ssn". Una situazione che l’Uls punta ad invertire unendo le varie figure operanti nella sanità sotto un’unica sigla.
Il Sindacato ULS–Unione Lavoratori Sanità –si insedia ufficialmente nella regione abruzzese nominando Michele Capanna Piscè Segretario Regionale. “La nostra organizzazione, che nasce per restituire dignità, sicurezza e libertà a tutte e a tutti i lavoratori della Sanità ed a tutta la cittadinanza, ha nominato Michele Capanna Piscè Segretario Regionale come punto di riferimento per tutta la popolazione abruzzese” spiega la Uls nazionale in una nota che nnuncia la nascita della sezione abruzzese.

“L’ULS - prosegue la nota -, non credendo al frazionamento delle varie figure operanti nella sanità, reputa che tutte le figure professionali si debbano unire per una sanità migliore sia per l’utente che per il lavoratore. Unendo le forze si possono porre le basi per fronteggiare le criticità che ogni giorno si affrontano per raggiungere quel concetto di sanità universalistica dettata dall’art. 32 della Costituzione. Solo superando le differenze tra i lavoratori e unendo le forze si può garantire il diritto universale alla salute, soddisfando gli interessi dei cittadini e degli operatori della sanità, rivendicando più diritti e salario”.

Quanto alla realtà abruzzese, nella nota si evidenzia come la sanità regionale “oggi vive una situazione di grande disagio a iniziare sotto il profilo occupazionale dove emerge che dal 2013 al 2017 c’è stata una considerevole diminuzione di risorse a disposizione a causa del piano di rientro. La mancata crescita quantitativa e qualitativa delle risorse umane da mettere al lavoro nei servizi sanitari delle ASL abruzzesi unitamente ad una politica di “economia sul personale” ha prodotto il ricorso del cittadino a prestazioni non convenzionate, aumentando il profitto della sanità privata a discapito del SSN. L’Abruzzo oggi è una regione dove non viene rispettato il D.M. 70/2015, il quale prevede che i Presidi Ospedalieri con un bacino d’utenza tra i 600.000 ed 1.200.000 abitanti debbano essere dotati di DEA di 2° livello, cioè Dipartimenti Emergenza Accettazione con strutture che attengono alle discipline più complesse non previste negli Ospedali di I livello”.

“La Regione Abruzzo - prosegue la nota -, con i suoi oltre 1.300.000 abitanti residenti, che aumentano notevolmente nel periodo turistico, essendo un territorio ad alto rischio sismico e idrogeologico, dovrebbe istituire una DEA unico e non ,assurdamente, convogliare  i pazienti in base alle patologie “tempo dipendenti” tra gli Ospedali di Pescara, Chieti, Aquila e Teramo – divise dal Gran Sasso per più di 50 km – dove, oltre ad aumentare costi e disagi, si rischia perdita di tempo prezioso per salvare delle vite umane. Questi sono solamente due punti, indispensabili ma non unici, che minuziosamente ci sono stati descritti”.

Quello della Uls in Abruzzo, concludono i vertici nazionali, “arà il lavoro costruttivo, professionale e minuzioso su tutto il territorio della Regione Abruzzo del nostro Segretario Regionale Capanna, con l’aiuto di tutti gli operatori e cittadini che vorranno partecipare al nostro progetto, ad aiutare la nostra sanità a migliorare. A Michele va la nostra fiducia e gli auguri di buon lavoro, considerato il suo lungo trascorso di militanza e impegno sociale, mai tramutato in interessi personali. Insieme, sicuramente, riusciremo a dare una prospettiva migliore a tutto il mondo sanitario”.
11 novembre 2019
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