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QS Edizioni - martedì 23 aprile 2024

Regioni e Asl - Abruzzo

Ospedale di Chieti. Marsiglio: “Apriamo stagione di rilancio”. Il corpo C non sarà demolito

immagine 28 maggio - La demolizione era prevista a seguito di verifiche effettuate dalla Protezione civile nel 2013, che ne avevano evidenziato i problemi strutturali. Ma l’attuale Giunta Marsilio cambia progetto: “E’stata trovata una soluzione molto ampia, ambiziosa e lungimirante”. Il Dg Schael: “Non posso che esprimere soddisfazione per la scelta della Regione di dare nuovi indirizzi per la soluzione del problema finanziandola con 49 milioni di euro”.
“La positiva conclusione del confronto sullo sviluppo del SS. Annunziata di Chieti apre una nuova stagione di rilancio. La riflessione partita dalla vicenda della demolizione del Corpo C ha messo in campo una sinergia e una collaborazione che raramente si era vista all’opera”. Lo dichiara il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in una nota che annuncia l’abbandono del progetto di demolizione del corpo C a seguito della perizia della Protezione Civile che, nel 2013, come spiegato dalla Asl, aveva evidenziato i problemi strutturali della struttura.

Eprimendo il proprio ringraziamento alla ASL, “che ha saputo favorire l’ascolto e il dialogo”, all’Ateneo, “che ha collaborato costruttivamente nella ricerca di soluzioni condivise”,  all’assessorato e al Dipartimento Salute, “che hanno individuato le risorse e i percorsi amministrativi per accogliere una migliore e più ampia prospettiva”, Marsilio ripercorre le fila della vicenda per spiegare come si è arrivati dalla demolizione al nuovo progetto di rilancio dell’ospedale.

“Due anni fa - spiega - siamo partiti da una realtà dove era difficile far dialogare e conciliare le ragioni dell’Università con quelle degli ‘ospedalieri’, con una Regione che ‘imponeva’ alla ASL – avocando a sé la dichiarazione di pubblica utilità – un Project Financing dispendiosissimo che avrebbe azzerato per decenni la capacità di spesa dell’intera Regione (e non solo della ASL 2), un Tribunale che sentenziava la pericolosità di alcuni fabbricati, per i quali la Protezione Civile nazionale aveva stanziato fondi che ne imponevano la demolizione e il vincolo di inedificabilità successivo. Abbiamo in questi due anni ricostruito collaborazione e spirito di comunità tra la ASL e l’Ateneo nella gestione del policlinico, respinto un Project Financing inutile se non dannoso, gettato le basi (con la nuova Rete ospedaliera) di una valorizzazione delle sue eccellenze”.

Quanto alla ‘famigerata’ demolizione del corpo C, "è bene chiarire - spiega Marsilio - che i fondi per demolirlo vennero richiesti dalla precedente amministrazione, a valere su un bando della Protezione Civile nazionale, che dopo aver selezionato le diverse proposte li ha assegnati imponendo un vincolo molto rigido. I 4,5 milioni disponibili potevano essere utilizzati solo per demolire il fabbricato, vietando di riedificarlo nello stesso sito. Da qui il progetto esecutivo studiato dalla ASL, che non ha potuto fare altro che dare seguito a una Delibera di Giunta Regionale, diretta conseguenza del finanziamento statale”.

“Quando i primari ospedalieri e universitari hanno sollevato obiezioni motivate e fondate contro l’abbattimento, - evidenziai presidente della Regione - mai nessuno ha posto ostacoli al dialogo. Ho sin da subito dato mandato al DG Thomas Schael, all’Assessore  Nicoletta Verì e al Dir. Claudio D’Amario di confrontarsi con il comitato dei Primari e con il Magnifico Rettore Sergio Caputi senza pregiudizi, semplicemente chiarendo quali fossero i vincoli e gli obblighi di legge dentro i quali ci si poteva muovere. E così è stato, trovando alla fine del confronto una soluzione molto ampia, ambiziosa e lungimirante, che delinea una nuova prospettiva di sviluppo del SS. Annunziata, con un progetto radicalmente alternativo al fallimentare e pericoloso progetto che la nostra Giunta ha respinto, grazie anche al decisivo parere della Asl che ne ha decretato l’incongruenza con le sua attuali necessità oltre che l’insostenibilità economica".

Dopo la nota di Marsilio, anche il Dg dell’Asl Vasto, Lanciano, Chieti, Thomas Schael, rompe il silenzio sulla vicenda. “In questi giorni - sono le sue parole affidate a una nota - sono stato in posizione di ascolto, ho preferito non ribattere sulle questioni relative al Policlinico di Chieti, alle criticità strutturali e alle soluzioni. Ho scelto di non portare sulla piazza mediatica argomenti di natura tecnica la cui discussione appropriata era nelle sedi istituzionali. E non perché non avessi nulla a dire o, peggio, fossi in una posizione di imbarazzo, ma semplicemente perché non era mia intenzione farne tema di dibattito pubblico, men che mai di discussione politica. Non lo faccio neppure ora, ma non posso lasciar passare un messaggio distorto scaturito dalle posizioni espresse in questi giorni".

“La demolizione del Corpo C e la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica all'ospedale di Chieti - precisa, quindi, Schael - non sono progetti che portano la mia firma, né un capriccio a cui non voglio rinunciare. È più che nota, e datata 2013, la storia dei problemi strutturali evidenziati a seguito di verifiche effettuate dalla Protezione civile.  La demolizione del Corpo C, più compromesso sotto il profilo sismico e statico, era una soluzione progettuale prevista da atti di programmazione regionali a cui ero chiamato a dare attuazione. E a questi facevo riferimento, non a una scelta tecnica mia personale. Non era un mio progetto, né un  capriccio che volevo difendere. E non faccio il picconatore di professione. Sono abituato ad attenermi e rispettare le indicazioni che ricevo, perciò ora che sono cambiate farò allo stesso modo. Non ci sto a fare la parte del carnefice dell'ospedale di Chieti perché non mi appartiene, e ne ho a cuore il potenziamento e il ruolo di primo piano nella rete aziendale come tutti gli altri che in questi giorni ne rivendicano la difesa. Solo un pazzo potrebbe pensarla diversamente, e io non lo sono”.

"Pertanto - conclude Schael - non posso che esprimere soddisfazione, in perfetta sintonia con il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì, per la scelta della Regione di dare nuovi indirizzi per la soluzione del problema finanziandola con 49 milioni di euro. Si apre un nuovo capitolo, che guarda al futuro investendo sul presente, per garantire al "Ss. Annunziata " le condizioni migliori sotto il profilo strutturale e tecnologico”.

“La Asl - è l’impegno espresso dal DG - farà la propria parte per portare a compimento il progetto nei modi e tempi dovuti, e per dare ai cittadini di questo territorio opportunità di cura adeguate a una domanda di salute ispirata a standard sempre più elevati. Sono certo che anche l'Università darà un contributo importante per accompagnare il miglioramento strutturale del Policlinico con una  qualità assistenziale ancora più alta, caratterizzata dalle migliori professionalità capaci di esprimere quell' appeal che appartiene ai grandi ospedali. Ciascuno farà il suo, per il bene di tutti”.
28 maggio 2021
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