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QS Edizioni - martedì 16 aprile 2024

Regioni e Asl - Basilicata

Leggieri e Perrino (M5S): “Arbitraria la nomina dei commissari delle Asl”

immagine 26 gennaio - In un’interrogazione i due consiglieri regionali chiedono al presidente di giustificare il commissariamento delle aziende sanitarie regionali e dell’Ospedale San Carlo di Potenza. “La decisione di procedere al commissariamento deve fondarsi su ragioni di carattere specifico e non può essere totalmente discrezionale, frutto di una mera convenienza di calcolo politico-elettorale”.
“La decisione della Giunta Pittella di commissariare le Aziende sanitarie e l’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza appare non trovare alcun fondamento nella legge e sembra un atto di puro arbitrio di una politica arrogante che crede di essere al di sopra di tutto e di tutti. Anche dei diritti dei cittadini, in primis quello alla salute”.

È quanto affermano i consiglieri in Regione Basilicata del Movimento Cinque Stelle Gianni Leggieri e Giovanni Perrino che chiedono, con una interrogazione, “le ragioni che hanno portato al commissariamento delle due aziende sanitarie regionali e dell’Ospedale San Carlo di Potenza e se si ritiene che siano stati rispettati tutti i parametri previsti dalla Legge regionale n. 39 del 2001”.

“È bene ricordare - dicono i due consiglieri - che, in base alla legge regionale n. 39 del 2001, la decisione di procedere al commissariamento deve fondarsi su ragioni di carattere specifico e non può essere totalmente discrezionale, frutto di una mera convenienza di calcolo politico-elettorale. Per questo, riteniamo che le nomine dei commissari da parte della Giunta regionale siano viziate da illegittimità in quante prive di fondamento giuridico. Ecco le ragioni che ci hanno indotto a presentare un’interrogazione per chiedere chiarimenti sul commissariamento della sanità lucana”.

“La nomina dei commissari – concludono Leggieri e Perrino - fa seguito all’attivazione della gara del valore di 45 milioni di euro per allargare la già folta platea di precari in ambito sanitario. Aspettiamo che anche su questa storia venga fatta chiarezza, anche se siamo convinti che ben poche giustificazioni convincenti potranno giungere in merito”.
26 gennaio 2018
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