Dopo Abruzzo e Sardegna anche la Basilicata - roccaforte del centrosisnistra negli ultimi 24 anni - è passata ieri al centrodestra. Il nuovo governatore è il candidato di Forza Italia,
Vito Bardi, sostenuto da cinque liste e, soprattutto, dal vicepremier
Matteo Salvini sempre presente in regione nelle ultime due settimane.
Quando mancano appena 15 sezioni da scrutinare, Bardi si attesta al 41,8% distaccando significativamente il candidato del centrosinistra,
Carlo Trerotola, fermo al 33,3%. A seguire, molto distanziati, i Cinquestelle, con
Antonio Mattia al 20,5%. Nonostante il dimezzamento dei voti rispetto alle politiche del 4 marzo 2017, il M5s resta tuttativa il primo partito con il 20,31%, seguito dalla Lega con il 19,29%.
L'affluenza è in aumento rispetto alle precedenti regionali. I dati del Viminale la confermano al 53,58%, con una crescita di 6 punti rispetto alle regionali del novembre 2013 quando si era fermata al 47,6%.
"Abbiamo scritto la storia, la Basilicata è pronta per il cambiamento - è stato il primo commento di Vito Bardi -. Nella mia agenda al primo posto ci sarà il lavoro. I giovani devono restare e avere le loro opportunità. Con legalità e trasparenza”.
Dopo questo successo, il centrodestra va in vantaggio dal punto di vista del numero di regioni amministrate. Lega, FI e FdI conducono ora 10 a 9. Il centrodestra ha vinto in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Liguria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia e Sardegna. La Valle d'Aosta è governata da una coalizione di forze politiche regionali, mentre alla sinistra rimangono Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia, Campania e Calabria.
Ma non è finita qui. Il 26 maggio si voterà in Piemonte mentre, a fine anno, a novembre e dicembre torneranno alle urne Calabria ed Emilia Romagna. Tutte regioni ad oggi amministrate dal centrosinistra.
L'esito delle ultime tornate elettorali avrà anche altri effetti. Cambieranno, infatti, gli
equilibri anche in sede di Conferenza delle Regioni in favore del controdestra. Con l'attesa nomina di
Antonio Saitta alla presidenza di Aifa, il ruolo di coordinatore della Commissione Salute potrebbe passare alla leghista
Manuela Lanzarin.
Fonte immagine: Corriere.it