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QS Edizioni - martedì 16 aprile 2024

Regioni e Asl - Basilicata

In Basilicata 36 migranti positivi. Bardi scrive al Governo: “Rendete sicure le nostre comunità”

immagine 22 luglio - Le positività sono state riscontrate a Potenza (26 positivi su 50 migranti del Bangladesh sottoposti a tampone) e Matera (10 positivi su 12 migranti, sempre da Bangladesh). “Non è mia intenzione buttare al vento i sacrifici che questa comunità ha fatto durante i durissimi mesi del lockdown”, spiega Bardi con riferimento ai lucani. “La nostra regione rimane ed è una regione ospitale ma che ha il diritto di pretendere da chi ci governa misure adeguate ad impedire che qui in Basilicata attecchiscano nuovi focolai di infezione”.
Nuovi casi di positività al coronavirus in Basilicata, e il presidente Vito Bardi scrive al Governo per chiedere interventi per mettere in sicurezza la comunità lucana dalle infezioni registrate tra i migranti. Sono in tutto 36, infatti, i migranti del Bangladesh risultati positivi al Covid 19 negli scorsi giorni: 26 a Potenza e 10 nella provincia di Matera, secondo quanto comunicato dalla Task force regionale.

Per quanto riguarda la città capoluogo, gli esami hanno riguardato un gruppo di 50 persone, tutte di sesso maschile, proveniente dal Bangladesh e arrivato in pullman a Potenza nella notte del 15 luglio. I migranti erano sbarcati a Lampedusa l’11 luglio dalla Libia e subito dopo trasferiti ad Agrigento, da dove sono partiti per il capoluogo lucano.

Per quanto riguarda la provincia di Matera, sono stati effettuati tamponi su un gruppo di 12 migranti e di questi 10 sono risultati positivi. I migranti, originari tutti del Bangladesh e arrivati il 15, sono attualmente in isolamento in una struttura dedicata nella città di Irsina.

"Tutti i soggetti risultati positivi, al momento dell’esecuzione dei tamponi, erano asintomatici”, spiega la nota della task force.

Da qui la decisione di Bardi di rivolgersi al Governo. “Ho immediatamente chiesto al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Interni Lamorgese, di impedire che ulteriori vicende di questo genere abbiano a verificarsi. Con i prefetti di Potenza e Matera ho immediatamente disposto la quarantena totale per questi ospiti”, ha riferito oggi in Consiglio regionale.

“Non è mia intenzione buttare al vento i sacrifici che questa comunità ha fatto durante i durissimi mesi del lockdown”, ha detto Bardi. “Ho chiesto al Governo, nella sua interezza, di predisporre all’arrivo dei migranti, profilassi sanitarie in grado di impedire che fatti di questo genere abbiano ancora a verificarsi. Come sapete la legge non mi dà il potere di impedire l’accesso alla nostra regione. Che rimane ed è una regione ospitale ma che ha il diritto di pretendere da chi ci governa misure adeguate ad impedire che qui in Basilicata attecchiscano nuovi focolai di infezione".

Il governatore ha poi evidenziato come “questo incidente capita nel bel mezzo di una stagione turistica che sta dando comunque segni di ripresa. Il sistema regionale delle imprese turistiche ha immediatamente risposto nonostante la crisi che pure ha investito il settore. Anche noi, come governo regionale, abbiamo fatto la nostra parte. L’obiettivo comune è quello di rendere la nostra regione sempre più accogliente, sempre più ospitale”.

“La Basilicata - ha detto Bardi - continua ad essere una terra sicura. Il mio compito è quello di garantire che questa sicurezza permanga.  Per questo la vicenda di questi nuovi focolai di infezione, ha fatto registrare la mia dura protesta nei confronti del Governo”.

Il governatore ha quindi avvisato che “nel caso che il Ministero degli Interni volesse destinarci un’ulteriori arrivi di migranti extracomunitari e laddove non si effettuassero tutti i protocolli sanitari previsti, mi vedrei costretto nei modi e nelle forme di legge ad impedire ulteriori accessi o presenze in Basilicata. La nostra è e rimarrà una terra accogliente ed ospitale, ma lo vuole fare nella totale sicurezza dei propri abitanti e dei propri ospiti", conclude Bardi, che da Facebook chiede tolleranza zero. La priorità del Governo deve essere quella di tutelare la salute, non di allargare le maglie senza garantire controlli adeguati. Bisogna dare alle regioni strumenti necessari per tutelare le comunità locali”.
 
22 luglio 2020
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