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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Basilicata

Aor San Carlo. Cardiochirurgia di Potenza con l’impianto di valvole aortiche, un’eccellenza nazionale

immagine 27 ottobre - “L’auspicio ora è che i nostri concittadini acquisiscano sempre maggiore consapevolezza dell’elevato livello delle prestazioni ospedaliere rese dall’Azienda evitando di ricercare ingiustificatamente fuori regione soluzioni ai propri problemi di salute” ha sottolineato il Direttore generale Spera
“Nell’importante percorso di consolidamento e sviluppo dell’offerta sanitaria dell’Aor San Carlo emerge il costante e proficuo lavoro svolto dal dipartimento di Cardiochirurgia nell’ambito di patologie complesse e altamente specialistiche la nostra realtà ospedaliera riesce a porsi sempre nuovi obiettivi, raggiungendo traguardi importantissimi ed affermandosi come eccellenza nell’intero panorama nazionale”.

È quanto ha dichiarato il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera.
L’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza è il centro referente del Registro multicentrico nazionale indipendente RES-ITA (Resilia aortic tissue valve Italian registry), che raccoglie i dati clinici ed ecocardiografici dei pazienti sottoposti ad impianto di una protesi biologica tecnologicamente avanzata
 
“Dal primo impianto di bioprotesi aortica che ho effettuato il 29 giugno 2017 in un paziente di 45 anni – ha commentato Il coordinatore del Registro e direttore del dipartimento Cardiovascolare dell’Aor San Carlo, Giampaolo Luzi – abbiamo affinato le tecniche relative a questa nuova generazione di bioprotesi aortica detta ‘Inspiris resilia’, particolarmente indicata nei pazienti più giovani per le sue caratteristiche di lenta degenerazione nel tempo. Tale protesi è costituita da tre lembi in tessuto pericardico bovino, con un trattamento innovativo capace di rallentare la degenerazione calcifica tipica delle bioprotesi. La struttura di supporto metallica consente un possibile successivo intervento di Valve-in-Valve, procedura di impianto di una nuova protesi all’interno della protesi già presente e degenerata tramite una tecnica Tavi (Transcatheter aortic valve implantation). Attualmente il Registro include 800 pazienti con un follow-up medio clinico ed ecocardiografico di due anni e 15 centri italiani aderenti”.
 
“Mi preme sottolineare, in questa sede – ha aggiunto Spera – come la performance in termini di mortalità a seguito di intervento cardiochirurgico sia nell’ospedale San Carlo la migliore d’Italia. Rilevo quotidianamente in tale branca, come nel resto dell’Azienda, un grande e crescente entusiasmo e la certezza di garantire all’utente soluzioni ospedaliere all’avanguardia, dimostrate anche da pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali. L’auspicio – ha concluso il direttore Spera – è che i nostri concittadini acquisiscano sempre maggiore consapevolezza dell’elevato livello delle prestazioni ospedaliere rese dall’Azienda, riconosciute a livello nazionale, evitando di ricercare ingiustificatamente fuori regione soluzioni ai propri problemi di salute, con le nefaste conseguenze che purtroppo constatiamo frequentemente”.
27 ottobre 2021
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