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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Lavoro e Professioni - Calabria

Farmacie. Per il Tar Calabria è lecito che possano effettuare analisi di laboratorio e test cardiologici

immagine 14 febbraio - Rigettato il ricorso proposto dall’Associazione strutture sanitarie private accreditate (Assipa). I ricorrenti lamentavano che il provvedimento della Regione fosse lesivo degli interessi dei laboratori di analisi. Il Tribunale ha hiarito che la farmacia non può costituire una struttura equiparabile o assimilabile, sotto il profilo organizzativo e funzionale, al laboratorio medico. LA SENTENZA.
Il Tar Calabria, con la sentenza n. 410 dell’8 febbraio, ha rigettato il ricorso proposto dall’Associazione strutture sanitarie private accreditate (Assipa) ed ha ritenuto il D.C.A. Regione Calabria n. 124/2017 compatibile con la normativa in materia di farmacia dei servizi. 
 
In particolare, i ricorrenti lamentavano che il provvedimento, limitatamente alla parte in cui attribuiva alle farmacie la competenza ad effettuare analisi di laboratorio e test cardiologici, fosse lesivo degli interessi dei laboratori di analisi “venendo in tal modo ad interferire non solo con le competenze specialistiche dei medici e delle strutture private addette, ma anche con la loro capacità produttiva; e ciò in una situazione di totale disomogeneità sia sotto il profilo dei requisiti che sotto il profilo di limiti di spesa”.

I Giudici hanno, invece, affermato che: “nessuna competenza specifica ed esclusiva dei laboratori appare essere stata estesa alle farmacie, avendo già la normativa primaria e secondaria offerto al paziente solo la possibilità di scelta tra autoanalizzarsi da solo ovvero di rivolgersi alla farmacia più vicina per “un aiuto di carattere materiale”.

Il Tribunale ha, infatti, chiarito che la farmacia non può costituire una struttura equiparabile o assimilabile, sotto il profilo organizzativo e funzionale, al laboratorio medico e che la scelta del legislatore di riconoscere alle farmacie private una funzione di supporto alle politiche sanitarie nazionali è avvenuta in ragione dei “benefici derivanti alla spesa sanitaria dalla sensibilizzazione dei cittadini al bene “salute” ed alla prevenzione, tramite l’agevole accesso agli strumenti diagnostici.
14 febbraio 2018
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