All'Ospedale di Reggio Calabria manca tutto: medici, gessi e turori. Tutori e stecche rigide ci sono solo nel reparto di ortopedia, che però chiude alle 20. E se ci si presenta in Pronto Soccorso dopo quell'ora? "Il reparto ortopedia è aperto solo fino alle 20, perché manca il personale che lo faccia funzionare. La sala gessi funziona solo in ortopedia, il pronto soccorso ne è sprovvisto. Così chi arriva con una frattura dopo le 20 deve attendere fino al mattino successivo l’arrivo degli specialisti. Ma al pronto soccorso mancano anche i tutori, le stecche rigide e le altre protezioni che facciano da rimedio momentaneo. Così il personale da qualche tempo si deve arrangiare con i pezzi di cartone".
A denunciarlo al
Corriere della Calabria è
Gianluigi Scaffidi, medico in pensione da alcuni mesi e oggi è rappresentante dell’Anaao regionale. "Una situazione che ormai non si vede più nemmeno in Africa e che invece succede nell’unico ospedale di una città italiana di 200.000 abitanti. E badate che non si tratta di una situazione occasionale: alcune foto sono state scattate due giorni fa, altre risalgono a qualche settimana".
"Ci sono limiti che non possono essere oltrepassati, livelli al di sotto dei quali non si può scendere: come si può privare un pronto soccorso dei materiali necessari a medicare una semplice frattura? E purtroppo questa, che sembra una barzelletta, è solo la punta dell’iceberg per un ospedale dove manca di tutto: materiali, apparecchiature, personale", conclude Scaffidi.