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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Calabria

Filice (Smi): “Siamo  in ginocchio. La Regione pianifichi il futuro della sanità calabrese”

immagine 7 maggio - Per il Presidente regionale dello Smi Calabria bisogna superare le criticità per tutelare la salute dei cittadini calabresi.  La situazione della medicina di urgenza è al capolinea e il 118 non si riesce a coprire l’intero territorio regionale. Sono pochissimi i medici presenti nei PS perché tutti quelli disponibili sono chiamati a coprire i reparti
“Nel mentre si sta avviando la discussione alla Camera dei Deputati sulle misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria, la medicina primaria, quella dell’emergenza-urgenza, quella ospedaliera sono in ginocchio nella nostra Regione. I medici non ce la fanno più a fronte delle mille emergenze presenti in Calabria”.
Così di Paolo Filice, Presidente regionale del Sindacato medici italiani (Smi) della Calabria.
“Occorre adesso che la Regione incominci a pianificare – ha dichiarato in una nota – il futuro della sanità, contrastando il fenomeno delle migrazioni sanitarie nelle altre regioni e a dare risposte, soprattutto alle criticità presenti nell’area de cosentino. La situazione della medicina di urgenza è, poi, al capolinea. Il 118 non si riesce a coprire l’intero territorio regionale; pochissimi sono i medici presenti nei PS perché tutti quelli disponibili sono chiamati a coprire i reparti. In questo senso ben venga la proposta dalla dirigenza sanitaria della centrale operativa del Pronto Soccorso e consegnata all’Asp di Cosenza che prevedrebbe una riorganizzane del servizio di medicina d’urgenza e la copertura di tutto la provincia cosentina”.
E ancora, conclude Filice: “Necessita ripristinare le condizioni minime di agibilità professionale per assicurare i livelli essenziali di assistenza per tutti i cittadini calabresi, superare l’inefficienza generalizzata, quale tratto dominante della sanità calabrese e il gravissimo disordine amministrativo e gestionale. La mia parte sindacale si batterà per tutelate la dignità della professione medica e per garantire la salute di tutti cittadini calabresi”.
7 maggio 2019
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