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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Calabria

Ospedale di Cosenza. Operati sei neonati affetti da gravi malformazioni

immagine 1 ottobre - Neonati affetti da atresia esofagea, atresia duodenale, atresia anale ed esofagea associata complessa. “I risultati raggiunti nell’ultimo periodo confermano l’area Materno-Infantile di Cosenza come centro di riferimento regionale nel trattamento e cura delle patologie neonatali che, in altri tempi, sarebbero stati oggetto di migrazione sanitaria. Un’inversione di tendenza”.
Sono stati sei gli interventi di alta chirurgia pediatrica neonatale effettuati, nell’ultimo trimestre, nel Dipartimento Materno Infantile dell’Annunziata di Cosenza. I neonati affetti da gravi malformazioni – atresia esofagea, atresia duodenale, atresia anale ed esofagea associata complessa - sono stati trattati dalle equipe di Chirurgia pediatrica diretta da Fawzi Shweiki e successivamente presi in cura dall' equipe di Terapia intensiva neonatale.

“Sono stati effettuati complessi interventi chirurgici - afferma il direttore del Dipartimento Gianfranco Scarpelli - su neonati con gravi patologie congenite: in particolare una donna di Milano, in vacanza in Calabria, ha partorito un neonato affetto da malformazione congenita, sottoposto ad intervento chirurgico dall’equipe diretta da Fawzi con esiti ottimi e riconoscimenti da parte dei genitori, per la qualità delle cure ricevute nel nostro ospedale”.

E hanno fanno ritorno a casa, dopo circa 100 giorni di degenza, anche i sei neonati venuti alla luce, durante il lockdown, con prematurità estrema: peso inferiore ai 700 grammi, età gestionale inferiore alle 28 settimane.

“I risultati raggiunti nell’ultimo periodo - aggiunge il direttore del Dipartimento - confermano l’area Materno-Infantile di Cosenza come centro di riferimento regionale nel trattamento e cura delle patologie neonatali che, in altri tempi, sarebbero stati oggetto di migrazione sanitaria. Un’inversione di tendenza, per quanto riguarda la migrazione che sta facendo registrare segno negativo nei flussi in uscita e segno positivo nei flussi in entrata”.

“Sono infatti numerosi i neonati che sono stati trasferiti dai centri di terapia intensiva neonatale delle altre province della Calabria”, ha concluso.
1 ottobre 2020
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