toggle menu
QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Cronache

Liste d’attesa. Senior Italia FederAnziani: “Oltre 900 chiamate a settimana a Pronto Senior Salute

immagine 30 novembre - La federazione della terza età supporta gli over 65 che hanno difficoltà a ottenere appuntamenti nei tempi stabiliti dalla legge. Messina: "Sono ormai centinaia le telefonate che arrivano ogni settimana al nostro servizio, a cui si rivolgono oramai non soltanto i senior, i caregiver, i figli, e i nipoti per conto di genitori e nonni, ma anche persone di tutte le età che non riescono a interfacciarsi con i Cup".
«Il Covid di fatto ha cancellato le altre cronicità, non c’è più spazio per chi ha problemi cardiaci o deve fare un intervento di cataratta e sono milioni i pazienti che faticano a ottenere il rispetto dei tempi indicati dal medico sulle prescrizioni, trovandosi a dover rinviare visite specialistiche, controlli, interventi, con i Cup che spesso non sono nemmeno in grado di fornire una data. A fronte di un quadro così complicato serve uno sforzo veramente importante per rilanciare la sanità del territorio, considerata anche la cronica mancanza di personale con cui far fronte ai bisogni di salute dei cittadini» lo dichiara Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani in occasione della Conferenza stampa dedicata a fare un punto su Pronto Senior Salute, il servizio di assistenza con cui la federazione della terza età supporta i cittadini senior che hanno difficoltà con le liste d’attesa. «E’ importante concentrarsi sulla lotta al Covid, ma al tempo stesso le altre cronicità non vanno dimenticate, perché i cittadini continuano a subire l’enorme danno di salute per malattie diagnosticate tardivamente e quindi più difficili da curare. Sono ormai centinaia le telefonate che arrivano ogni settimana al nostro servizio, a cui si rivolgono oramai non soltanto i senior, i caregiver, i figli, e i nipoti per conto di genitori e nonni, ma anche persone di tutte le età che non riescono a interfacciarsi con i Cup» conclude Messina.
 
 
Di fronte al problema delle liste d’attesa Senior Italia FederAnziani ha attivato un servizio per aiutare coloro che si vedono fissare appuntamenti con tempistiche difformi da quanto previsto dal piano nazionale per il governo delle liste d’attesa per il triennio 2019-2021. Pronto Senior Salute è un punto d’ascolto e supporto dedicato agli over 65 per aiutarli a ottenere il rispetto da parte dei CUP dei tempi indicati dai medici all’interno delle prescrizioni per le visite specialistiche, gli esami diagnostici e i ricoveri e troppo spesso ignorati al momento dell’assegnazione degli appuntamenti.
Il numero 06.62274404 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30 ed è raggiungibile da telefono fisso e mobile. Il costo del servizio è quello di una normale chiamata verso rete fissa secondo il piano tariffario del chiamante. Una centrale operativa con operatori qualificati è a disposizione dei cittadini per prendere in carico le richieste di assistenza relative a tutti quei casi in cui l’appuntamento erogato dal CUP per una prestazione sia in ritardo rispetto alle tempistiche stabilite dalla normativa in relazione alle diverse classi di priorità. Alla segnalazione segue la presa in carico da parte di Senior Italia FederAnziani del singolo caso, attraverso un’attività di segnalazione ai soggetti competenti al fine di ottenere il rispetto dei tempi di attesa garantiti per legge per tutte le prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale e dalla sanità pubblica.
L’iniziativa è stata presentata in una Conferenza stampa con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dei medici, dei farmacisti e dei pazienti.
 
“Generalmente le federazioni dei consumatori e di categoria si fanno portatrici di istanze che dal basso vengono presentate ai decisori politici e alle autorità del Governo centrale e locale, ma in questo caso il processo è inverso. La connessione che Federanziani mira a costruire è per portare il servizio reso dallo Stato al cittadino, il paziente all’assistenza sanitaria di cui ha diritto, favorendo un accesso tempestivo, a maggior ragione ora che con la pandemia abbiamo lasciato indietro molta sanità e prevenzione ordinaria” ha aperto così il suo intervento il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che ha aggiunto “Sono diversi gli interventi che sono stati messi in atto per recuperare le liste d’attesa delle prestazioni specialistiche e ambulatoriali e due sono i binari su cui è necessario agire: le risorse e la programmazione”.
 
“Le farmacie sono da sempre al fianco dei cittadini, in particolare delle persone più fragili e degli anziani. Per questo Federfarma promuove il servizio Pronto Senior Salute, un utile strumento per far fronte all’annoso problema delle liste di attesa. Un problema che il farmacista ben conosce, in quanto la prenotazione telematica di visite ed esami presso le strutture pubbliche rientra tra le prestazioni offerte dalla farmacia dei servizi fin dai suoi albori”, dichiara il Presidente Federfarma Marco Cossolo.
 
“Per la riduzione delle liste d’attesa, ulteriormente gravate ora per il recupero delle prestazioni perse per Covid, il ridisegno del sistema delle cure primarie con al centro la figura del medico di fiducia del cittadino resta lo snodo fondamentale. Non è pensabile riportare alla sanità territoriale funzioni che attualmente sovraccaricano impropriamente le strutture ospedaliere senza un pieno coinvolgimento dei medici di famiglia. E’ necessario migliorare i processi di cura dei pazienti, in particolare quelli anziani e cronici attraverso un coinvolgimento dei nostri studi disseminati su tutto il territorio, secondo quanto previsto peraltro dal piano nazionale della cronicità, disporre di personale e di strumentazione diagnostica di primo livello come standard dello studio del medico di medicina generale. Esami come l’elettrocardiogramma, la spirometria, un holter cardiaco o pressorio possono essere eseguiti già da ora, anche in telemedicina, nei nostri studi. Bisogna però disegnare i percorsi assistenziali che li rendano praticabili: è il lavoro che stiamo facendo nel percorso di rinnovo del nostro contratto di lavoro. Altra misura indispensabile per ridurre le liste d'attesa è il superamento delle limitazioni alla facoltà di prescrizione dei farmaci per patologie cardiache, respiratorie o endocrinologiche come il diabete mellito: i medici di famiglia sono preparati per la loro prescrizione, e vedere come molte visite specialistiche vengono prescritte solo per il rinnovo del piano terapeutico, allungando oltremisura le liste d'attesa,  è uno spettacolo che non possiamo più tollerare se vogliamo dare al nostro servizio sanitario nazionale la dignità che si merita”, dichiara il Segretario Generale Nazionale FIMMG Silvestro Scotti.
 
“L’iniziativa di Senior Italia FederAnziani volta a creare un punto d’ascolto e di supporto per aiutare i tanti over 65 a ottenere il rispetto da parte dei CUP dei tempi indicati dai medici nelle prescrizioni per visite specialistiche, esami diagnostici e ricoveri mi trova assolutamente d’accordo. È sempre più necessario infatti, che le Asl diano tempi chiari e certi per quanto riguarda gli appuntamenti per le prestazioni dei pazienti. Come SUMAI Assoprof da tempo segnaliamo le inefficienze dei CUP e oggi la situazione per milioni di cittadini cronici e anziani è terribile, insostenibile. Purtroppo se siamo giunti a questo punto è perché per anni il territorio è stato abbandonato e desertificato lasciando che i medici andassero in pensione senza che venissero sostituiti. Questo ha fatto esplodere il problema delle liste d’attesa, poiché tra domanda e offerta di prestazioni è completamente saltato il già precario equilibrio. Uno dei problemi delle liste d’attesa infatti è il mancato potenziamento della specialistica ambulatoriale, ovvero quel settore della medicina che opera nel territorio, anche al di fuori degli ospedali, e che ha negli anziani e nei cronici i propri pazienti. È ormai urgente quindi aumentare l’offerta di medici specialisti che ci sono e che sono sottoutilizzati rispetto al concreto fabbisogno. Se infatti, si aumentassero le ore di questi specialisti che già lavorano per il Ssn sarebbe possibile pareggiare la domanda con l’offerta”, dichiara il Segretario Generale SUMAI Assoprof Antonio Magi.
 
30 novembre 2021
© QS Edizioni - Riproduzione riservata