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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Cronache

Liberi i medici della Turkish Medical Association, anche se con l’obbligo di firma

immagine 6 febbraio - A dare la notizia del rilascio è il Comitato Permanente dei medici Europei, CPME, per voce del suo presidente Jacques de Haller. Anelli (FnomCeO): "Questo primo risultato è stato raggiunto anche grazie alle pressioni messe in opera da tutte le organizzazioni mediche internazionali, tra le quali la Fnomceo".
Gli undici medici senior del Consiglio della Turkish Medical Association, in stato di fermo da giorni, sono ora liberi, anche se ancora incriminati e con l’obbligo di firma settimanale.

L'associazione dei medici aveva denunciato l'operazione militare della Turchia nel nord della Siria di metà gennaio dicendo: "No alla guerra, pace immediatamente" e  il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva messo l’Ordine sotto accusa per tradimento.

A dare la notizia del rilascio è il Comitato Permanente dei medici Europei, CPME, per voce del suo presidente Jacques de Haller. 

Il tre febbraio scorso erano stati rilasciati i primi tre medici, poi altri quattro. Nella serata di ieri tutti i componenti dell’organismo di governo dell’Ordine dei medici turco sono tornati in libertà, seppur vigilata.
“Come Fnomceo ci felicitiamo perché gli undici colleghi sono tutti potuti tornare nelle loro case – commenta il presidente FnomCeO Filippo Anelli -. Questo primo risultato è stato raggiunto anche grazie alle pressioni messe in opera da tutte le organizzazioni mediche internazionali, tra le quali la Fnomceo. Ma non possiamo fermarci: se, come pare, prosegue il clima di intimidazione messo in atto già da anni, non resteremo alla finestra. L’Ordine dei medici è, in tutti i paesi nei quali esiste, un’istituzione a tutela della salute, tutela e non può esercitatare se non in un clima di pace e libertà. Per questo l’Ordine fa tanta paura ai regimi totalitari, perché garante di quei diritti fondamentali dell’uomo che essi vogliono negare”.
6 febbraio 2018
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