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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Cronache

Francia. Al via la rivoluzione di Macron sulla sanità. Attenzione ai cronici e al territorio. Arrivano gli ospedali di prossimità e la medicina di gruppo, via il numero chiuso a medicina e vaccini in farmacia. Investimento da 3,4 mld

di L.F.
immagine 18 settembre - Presentate oggi dal Ministro della Salute transalpine Agnès Buzyn il Piano di riforma della sanità francese. Si punta molto sulle cure territoriali e l’assistenza ai malati cronici per cui verrà fissata una tariffa fissa per la cura di 10 patologie. Completamente riformata la formazione e il lavoro medico. E molto altro. IL PIANO
Nuovi Ospedali di prossimità (tipo Case della Salute ma più evolute) e Medicina di gruppo (tipo le nostre AFT mai realizzate). Via il numero chiuso a medicina, riforma delle specializzazioni mediche, percorsi di cura con tariffe fisse per la cura delle cronicità, vaccini in farmacia, nuovi standard per le strutture e nuova carriera per i medici e molto altro, il tutto con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro fino al 2022. Una vera e propria rivoluzione per la sanità francese quella messa in atto dal presidene Emanuel Macron e che ha i suoi capisaldi nel Piano di interventi presentato oggi dal Ministro della Salute Agnès Buzyn.
 
I progetti che abbiamo davanti sono numerosi – detto il Ministro - Il sistema sanitario di domani dovrà fare affidamento su nuove sinergie tra i professionisti della città, il medico di base e quello ospedaliero, su strumenti digitali ad alte prestazioni e su un modello di finanziamento completamente rivisto e su corsi di formazione che tengano maggiormente conto degli imperativi della cooperazione tra professioni e qualità dell'assistenza. Per ognuno di questi progetti, ci saranno forti misure presi rapidamente e metteremo le basi del sistema sanitario di eccellenza, giusto e potente che vogliamo nel 2022”.
 
Qui di seguito i 10 punti principali:
1. Creazione nel 2019, di un finanziamento a tariffa fissa per la cura in ospedale di malattie croniche tra cui diabete e insufficienza renale cronica. Il finanziamento sarà esteso dal 2020 ad altre patologie e questo approccio includerà quindi la presa in carico in vista del migliore coordinamento tra i servizi territoriali e l'ospedale.
 
2. Creazione di 1000 comunità professionali territoriali per la salute (CPTS) per coprire tutto il territorio nazionale entro il 2022. Una strategia nazionale sarà approvata entro la fine del 2018 e una negoziazione convenzionale sarà 2019 per fornire un quadro di finanziamento a lungo termine per le CPTS. Il loro compito sarà quello di coordinare l’attività dei professionisti del territorio. Molto simile al sistema delle Aggregazioni funzionali territoriali che a 6 anni dalla loro istituzione in Italia non sono mai partite.
 
3. Supporto finanziario per lo sviluppo per il ruolo di assistente ai medici in libera professione a condizione che si comportino come un gruppo, facciano parte di un equipe coordinata o di una CPTS e s’impegnino in modo misurabile per la popolazione in termini di accesso alle cure (aumento dei pazienti, riduzione dei tempi degli appuntamenti ...), per liberare tempo al medico e consentire ai medici di concentrarsi sulla cura.
 
4. Bollino per i primi "Ospedali di prossimità" dal 2020, con l'obiettivo del riconoscimento per 500-600 stabilimenti. Il loro compito sarà quello dell’assistenza agli anziani, assistenza di follow-up e riabilitazione, consulenze specialistiche, e dovranno disporre di una piattaforma tecnica di biologia e imaging, team mobili e apparecchiature di telemedicina. Insomma, tipo le nosre Case della Salute ma più evolute.
 
5. Riforma del sistema di autorizzazione per le strutture sanitarie, Saranno definiti nuovi standard per alcune attività, come i servizi di emergenza, maternità, unità di terapia intensiva, imaging e chirurgia. Prevista anche la possibilità di effettuare le vaccinazioni in farmacia.
 
6. Creazione di un singolo status del medico ospedaliero, associato alla rimozione del Concorso di accesso, per facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro. Saranno diversificati i percorsi di carriera (con il riconoscimento delle competenze non cliniche).
 
7. Restituire al servizio il suo ruolo di "collettivo" nell'organizzazione delle attività di cura e gestione del team di assistenza sanitaria; favorire il riconoscimento collettivo attraverso la creazione di uno schema di partecipazione agli utili legato a progetti di miglioramento la qualità del servizio;
 
8. Espansione dei poteri della ‘Commission medicale’ per rafforzare la partecipazione dei medici nella gestione degli ospedali.
 
9. Soppressione del numero chiuso a medicina.
 
10. Riforma del 2° ciclo di studi per i medici ed eliminazione dei test per un percorso che rispecchi meglio le competenze e le abilità degli studenti e il loro progetto professionale.
 
L.F.
18 settembre 2018
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