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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Cronache

La grande alleanza per la salute globale. Storico accordo tra 11 organizzazioni di promozione della salute sotto l’egida dell’Oms

immagine 17 ottobre - L'accordo, che vede coinvolte organizzazioni pubbliche e private, segue a una richiesta avanzata recentemente dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal presidente del Ghana Nana Addo Dankwa Akufo-Addo e del primo ministro norvegese Erna Solberg, con il sostegno del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, per incentivare la collaborazione internazionale per il raggiungimento dei gradi obiettivi di salute globale e dello sviluppo sostenibile compresi nell’agenza 2030. IL PIANO DI AZIONE GLOBALE.
Gavi (The Vaccine Alliance), il Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria, il Global Financing Facility, l’Unaids, l’Undp, l’Unfpa, l’Unicef, l’Unitaid, l’Un Women, la Banca Mondiale e l’Oms hanno sottoscritto un accordo che impegna le organizzazioni firmatarie ad unire gli sforzi, con il coordinamento dell'Oms, per accelerare i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. E’ previsto che altre organizzazioni si uniranno nella prossima fase.
 
L'accordo segue a una richiesta avanzata recentemente dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal presidente del Ghana Nana Addo Dankwa Akufo-Addo e del primo ministro norvegese Erna Solberg, con il sostegno del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, per incentivare la collaborazione internazionale per il raggiungimento dei gradi obiettivi di salute globale e dello sviluppo sostenibile compresi nell’agenza 2030.
 
"Le persone sane sono essenziali per lo sviluppo sostenibile, per porre fine alla povertà, promuovere società pacifiche e inclusive e proteggere l'ambiente. Tuttavia, nonostante i grandi passi avanti compiuti contro molte delle principali cause di morte e malattia, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi o non raggiungeremo molti degli obiettivi relativi alla salute ", hanno dichiarato ieri le organizzazioni firmatarie dell’accordo di collaborazione al World Health Summit di Berlino.

"Il piano d'azione globale – hanno aggiunto - rappresenta un impegno storico per accelerare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi del 2030 e per questo ci impegniamo a ridefinire il modo in cui le nostre organizzazioni collaborano per fornire un supporto più efficace ed efficiente ai paesi e per ottenere una salute e un benessere migliori per tutte le persone".
 
Primo obiettivo delle 11 organizzazioni è quello di “imparare” a lavorare insieme. Per farlo si sono impegnate a coordinare i processi programmatici, di finanziamento e operativi per aumentare l'efficienza collettiva e l'impatto su una serie di priorità condivise come l'uguaglianza di genere e la salute riproduttiva, materna, neonatale, dell'infanzia e dell'adolescenza.
 
Le 11 organizzazioni hanno poi deciso di coordinare l'azione per raggiungere il massimo risultato nei programmi di finanziamento sostenibile, nel settore della ricerca, per lo sviluppo dei data base, nelle azioni per fronteggiare le epidemie e in altri campi valutati come essenziali per la promozione della salute

Un ultimo impegno è sul fronte dell’accountability e della trasparenza nei rapporti tra Paesi e partner delle iniziative di promozione della salute.
 
A questo scopo sono state individuate alcune “pietre miliari” nella road map verso il raggiungimento degli obiettivi di salute:
 
- ridurre il numero di bambini rachitici sotto i 5 anni di età del 30% (2,2);

- invertire l’aumento dei bambini sovrappeso (0-4 anni) e obesi (5-19 anni) (2.2);

- ridurre il tasso di mortalità materna del 30% (3.1);

- ridurre le morti evitabili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età del 30% (3.2);

- ridurre le nuove infezioni da HIV a un numero inferiore di 0,5 milioni all'anno, e ridurre i decessi correlati all'AIDS a meno di 0,5 milioni all'anno (3.3);

- ridurre l'incidenza della tubercolosi a 38 per 100.000 abitanti (3.3);

- ridurre l'incidenza della malaria a meno di 25 per 1 000 abitanti (3.3);

- ridurre la mortalità prematura da NCD (malattie cardiovascolari, cancro, diabete, malattie respiratorie croniche) del 20% (3.4);

- ridurre il tasso di mortalità per suicidio del 15% (3,4);

- ridurre il numero di morti globali per incidenti stradali del 20% (3.6);

- aumentare la percentuale di donne in età riproduttiva (15-49 anni) con capacità di pianificazione familiare secondo metodi moderni del 66% (3,7);

- fornire copertura dei servizi per la salute essenziale per 1 miliardo di persone in più (3.8);

- ridurre la spese catastrofiche per la salute del 20% (3.8);

- ridurre la prevalenza di consumo di tabacco nelle persone di età compresa tra 15 anni e oltre del 25% (3.a);

- aumentare la copertura di ragazze adolescenti vaccinate contro il papilloma virus (9-14 anni) al 50% (3.b.1);

- proteggere 1 miliardo di persone in più dalle emergenze sanitarie (3.d);

- aumentare salute, apprendimento e benessere psicosociale di bambini con meno di 5 anni all'80% (4.2);

- diminuire la proporzione di donne e ragazze di età 15-49 anni sottoposte a violenza fisica o sessuale da parte di un parente o ex partner nei precedenti 12 mesi dal 20% al 15% (5.2);

- aumentare la percentuale di donne età 15-49 anni in grado di prendere decisioni informate in merito a relazioni sessuali, uso di contraccettivi e assistenza sanitaria riproduttiva al 68% (5.6);

- fornire l'accesso in sicurezza a servizi di acqua potabile per 1 miliardo più persone (6.1);

- diminuire il numero di bambini sottoposto a violenza negli ultimi 12 mesi, inclusa violenza fisica e psicologica da parte di chi li assiste del 20% (16.2).
17 ottobre 2018
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