“Ipotizzare un declassamento dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, sul quale tanto abbiamo investito, soprattutto dopo il sisma, è un’ipotesi priva di ogni fondamento. In questi anni, infatti, è successo esattamente il contrario: nel periodo 2012-2019, l’Azienda Usl di Modena ha destinato al nosocomio investimenti per più di 20 milioni di euro, 16 per il ripristino della struttura danneggiata dal terremoto e oltre 4 per interventi edilizi, strutturali e impiantistici per la ristrutturazione del Corpo 2 e l’adeguamento del Centro prelievi". Così l’assessore alle Politiche per la salute,
Sergio Venturi, risponde al consigliere della Lega,
Stefano Bargi, che in una interrogazione chiedeva chiarimenti in merito al rischio declassamento dell’ospedale di Mirandola.
“Anche nell’ultimo triennio - spiega l’assessore - è proseguito il potenziamento dell’Ospedale, in relazione ai bisogni di salute della comunità mirandolese. Nel 2018 il numero dei letti è salito da 122 a 126 e arriverà a 130 nel corso del 2019. Inoltre, con 10 posti letto (6 all’interno della lungodegenza e i 4 aggiuntivi aperti nel corso del 2018) dedicati ai pazienti ortopedici e neurologici (post-ictus o successiva ad interventi di protesica) e un’equipe multidisciplinare composta da fisiatra, fisioterapista e medico internista, Mirandola è divenuta il centro dell’attività ortopedico-riabilitativa dell’area Nord". Inoltre, "sono state valorizzate le specificità delle attività in Area medica, con la definizione di tre aree di identità prevalente: Cardiologia, Medicina e Pneumologia. Quest’ultima è il punto di riferimento provinciale per l’assistenza di pazienti con SLA e Distrofia muscolare in telemedicina, nonché Hub del percorso diagnostico/terapeutico e di follow up per i disturbi del sonno”.
Quanto poi all’ipotesi di trasformare l’ospedale in Casa della salute “non vorrei - replica l’assessore - che il consigliere si fosse confuso con il progetto di realizzazione della Casa della salute di Mirandola, che sorgerà effettivamente nel Corpo 2 dell’Ospedale Santa Maria Bianca, completamente ristrutturato grazie a una serie di interventi edilizi strutturali. Ma si tratta di un servizio ulteriore offerto ai cittadini, che, chiaramente, non andrà a sostituirsi alle funzioni proprie di una struttura ospedaliera”, chiude Venturi.