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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Regioni e Asl - Emilia Romagna

Covid. In arrivo 145 mila dosi di vaccino

immagine 24 marzo - In particolare 95.940 dosi di Pfizer, 30.250 dosi di Moderna e 19.600 dosi di AstraZeneca. Ad aprile la Regione si attende l’arrivo di altre 588 mila dosi. Donini intende raddoppiare il ritmo delle somministrazioni giornaliere: “Pronti a passare a 20 mila somministrazioni al giorno”.
Questa settimana, in Emilia Romagna, è previsto l’arrivo di 145.790 dosi di vaccino contro il Covid-19: si tratta di 95.940 dosi di Pfizer, 30.250 dosi di Moderna e 19.600 dosi di AstraZeneca.

La previsione è dell’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna Raffaele Donini, che in conferenza stampa ricorda anche come la Regione abbia ancora a disposizione circa 40 mila dosi di vaccino AstraZeneca, comprensive dei due lotti sequestrati. Ad aprile, viale Aldo Moro si attende l'arrivo di altre 588 mila dosi.

Un’accelerazione rispetto ai ritmi visti finora, che mette l’Emilia Romagna nelle condizioni di raddoppiare il ritmo di somministrazioni giornaliere: da 10 a 20mila al giorno, “Già nei prossimi giorni contiamo di arrivare al secondo step e poi se necessario progredire ulteriormente fino all'erogazione di 45mila dosi giornaliere”, prevede Donini.

Intanto l’Emilia’Romagna ha usato l'88% delle dosi a disposizione.

Finora, sottolinea Donini, “delle persone che hanno completato il ciclo di immunizzazione in Italia, quasi il 10% è emiliano-romagnolo.
L’organizzazione che abbiamo messo in piedi è in grado di somministrare nel tempo più rapido possibile le dosi consegnate”.

Accanto ai punti vaccinali sul territorio, Donini vede altri due player per implementare il ritmo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Ci sono i Medici di Medicina generale, che ora “hanno finito sostanzialmente la loro fornitura di vaccini”.

In futuro, l’intenzione della Regione è affidare loro “anche la vaccinazione di tutti i caregiver delle persone anziane e disabili” dopo il personale scolastico, “che comunque ha la priorità” e di cui è stato vaccinato circa il 50% dei componenti (60 mila persone).

E quando i ritmi aumenteranno, Donini prevede l’entrata in campo anche delle aziende, con “la vaccinazione da parte dei Medici competenti delle grandi imprese, a valle del completamento delle categorie a rischio più vulnerabili”.
24 marzo 2021
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