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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Regioni e Asl - Friuli Venezia Giulia

FVG. Riccardi: “Se i costi della sanità sono a carico della Regione, non sta allo Stato porre paletti”

immagine 21 giugno - Il vicepresidente della Regione ha incontrato i sindici dell'area di Pordenone e illustrato alcuni capisaldi dai quali prenderanno le mosse le azioni di governo regionale. Tra questi, la necessità di rivedere con il governo centrale alcuni ambiti operativi “poiché se è vero che i costi della sanità del FVG sono a carico della Regione, allora diventa necessario capire perché debba essere lo Stato a porre dei paletti e dei vincoli”.
“Al di là della strategia complessiva di gestione regionale, la sanità del Friuli Venezia Giulia non può non avere una sua specifica declinazione anche in base alla sua storicità territoriale. Per questo motivo intendo incontrare nei vari ambiti tutti i sindaci, le vere sentinelle del territorio, per capire quali siano le puntuali esigenze. Per il pordenonese, dove c’è una ferita aperta, la sanità può diventare un tema a sostegno di una nuova identità territoriale, al quale la Regione vuole dare ascolto”.

Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi intervenendo alla riunione dei primi cittadini dell’area che fa riferimento all’azienda per l’assistenza Sanitaria del Friuli occidentale, incontro svoltosi nella sala consiliare del Comune di Pordenone. Alla presenza del vicesindaco Eligio Grizzo e degli assessori Pietro Tropeano e Cristina Amirante, Riccardi ha dapprima ascoltato la panoramica compiuta dal direttore del’Aas 5 Giorgio Simon sullo stato di attuazione della riforma.

Quindi ai sindaci rappresentanti il territorio pordenonese, il vicepresidente della Regione ha illustrato alcuni capisaldi dai quali prenderanno le mosse le azioni di governo che l’amministrazione intende portare avanti in questa legislatura. Tra questi, la necessità di rivedere con il governo centrale alcuni ambiti operativi “poiché se è vero che i costi della sanità del Friuli Venezia Giulia sono a carico della Regione, allora diventa necessario capire perché debba essere lo Stato a porre dei paletti e dei vincoli in questo nostro specifico settore”.

Quindi Riccardi ha accennato alla necessità di procedere alla copertura delle funzioni apicali all’interno della Direzione centrale della Salute, “caselle” che in molti casi risultano ancora scoperte; a ciò si aggiunge la necessità di mettere mano al sistema per migliorare il clima del comparto, “elemento cruciale - ha detto il vicepresidente - che diventa fattore di vantaggio competitivo e intorno al quale costruire la condivisione degli obiettivi da raggiungere”. Inoltre è stata evidenziata la necessità di migliorare gli aspetti tecnologici legati alla sanità, che vanno dal fascicolo sanitario elettronico elaborato da Insiel al funzionamento del 112 per rendere più efficienti gli interventi di soccorso su tutto il territorio regionale.

Infine Riccardi ha ricordato quanto sia importante tenere conto del percorso maturato dal territorio in tema sanitario, seppur dentro una strategia generale che deve avere degli obiettivi condivisi. “Pordenone ha una sua storia sanitaria diversa da quella degli altri capoluoghi regionali. La Destra Tagliamento rappresenta un territorio importante per il Friuli Venezia Giulia che, nell’ultima stagione, ritiene di aver subito una ferita importante a livello istituzionale. Credo che attraverso la riorganizzazione della sanità in questo territorio - ha concluso Riccardi - sia possibile rimarginare questa ferita”.
21 giugno 2018
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