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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Friuli Venezia Giulia

Sanità pordenonese. Romano (Uil Fpl): “E’ allarme organici”

di Endrius Salvalaggio
immagine 3 maggio - Per il sindacalista “non basterà l’eliminazione del taglio dell’1%” se non si vuole aggravare ulteriormente “le già precarie condizioni di lavoro dei lavoratori”. Tra le figure più carenti, gli Oss, gli infermieri ma “anche il Cup è costantemente in sofferenza”.
Siamo alla resa dei conti per la sanità pordenonese; a dirlo è Bruno Romano, segretario regionale e responsabile della Uil Fpl Pordenone, sottolineando come l’ennesimo e storico sotto finanziamento per quest’area sta dando i suoi frutti in negativo. “Nonostante le annunciate esternalizzazioni delle Rsa di San Vito e Azzano Decimo, dell’ospedale di Maniago e della sanità penitenziaria - sottolinea Romano - i conti non tornano e le assunzioni promesse rimangono un miraggio, vista la notevole carenza di personale sanitario, operatori di supporto e amministrativi”.

C’è preoccupazione anche per la questione dei rinnovi dei contratti. Sono oltre 180 i contratti a tempo determinato in scadenza di cui una parte, probabilmente, non sarà rinnovata. A rincarare la dose saranno anche i turn over per pensionamento e quota cento.

“Per quanto ci riguarda - prosegue il segretario Uil Fpl - rimane irrinunciabile il mantenimento complessivo del livello assistenziale con risorse adeguate. Non basterà, quindi, l’eliminazione del taglio dell’1%. Non vedo altre vie percorribili se non si vuole aggravare ulteriormente le già precarie condizioni di lavoro dei lavoratori”. Secondo la Uil Fpl, queste insufficienze andrebbero ripristinate al più presto se si vuole contenere le richieste nei pronti soccorso, che stanno diventando sempre più massicce, con sempre meno personale.

“Mancano Oss specialmente nel turno notturno – conclude Romano – l’ambulatorio per le malattie croniche intestinali necessita di ulteriore personale infermieristico, il Cup è costantemente in sofferenza e da tempo per coprire la giornata del sabato si ricorre allo straordinario inoltre, ci sono mobilità ferme da tempo che non riusciamo ad evadere per gli ospedali di Sacile e Pordenone. Queste sono alcuni delle tante carenze della sanità di Pordenone”.

Endrius Salvalaggio
3 maggio 2019
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