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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Chimici e fisici: "Fondamentale la prevenzione per la salute della collettività e dell'ambiente"

17 gennaio - “Ringraziamo il Ministro della Salute per aver istituito la consulta e per vedere nella stessa un organismo in grado di essere parte attiva non solo per il mondo professionale ma anche e soprattutto per la tutela della salute di tutti i cittadini. Questa visione di una riforma del servizio sanitario nazionale dove al centro vi è l’uomo, inteso non solo come paziente ma anche come cittadino e lavoratore, e dove si vuole valorizzare l’importanza della prevenzione per la salute della collettività e dell’ambiente, vede sicuramente partecipi Chimici e Fisici”.
 
Con queste parole il Presidente Nausicaa Orlandi commenta il primo incontro della Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, che si è tenuto oggi al Ministero della Salute alla presenza del Ministro della Salute e di tutti i presidenti delle Federazioni e degli Ordini.
 
“Cambiamenti climatici ed ambientali, nuovi alimenti, cosmetici, farmaci, materiali e tecnologie e molto altro richiedono accurata analisi in ottica di prevenire eventuali ricadute che possono nel breve e lungo periodo esserci sulla salute del cittadino e del lavoratore. Sono aspetti che vedono e richiederanno sempre di più la presenza di professionisti competenti come Chimici e Fisici” ― continua Orlandi.
 
“È proprio per questo che abbiamo chiesto al Ministro di tenere conto della carenza dei nostri professionisti non solo nel Servizio Sanitario Nazionale, ma anche negli enti pubblici che operano in prima linea nella prevenzione, monitoraggio e controllo ambientale ed in materia di sicurezza sul lavoro; carenza legata alla difficoltà di accesso alle scuole di specializzazione e carenza delle stesse per le tematiche di interesse attuale dei chimici e dei fisici. Si è posta l’attenzione inoltre alla formazione del professionista che deve essere adeguata all’innovazione tecnologica, scientifica e digitale, realtà aumentata con cui lo stesso è sempre più chiamato ad operare, e pertanto alla necessità di una formazione sia in ambito universitario che post-lauream come la formazione continua ECM. Proprio per quest’ultima è stata sollecitata una riforma che tenga conto delle esigenze delle professioni tutte, in modo da renderla più concreta e più attinente all’ambito di attività del singolo professionista”.
 
Richiamato inoltre il tema della discriminazione e delle disuguaglianze ancora sentito in molte professioni, ed in particolare come sottolinea Orlandi “sul tema delle pari opportunità lavorative, del diritto alla maternità ed all’assistenza e cura dei familiari c’è ancora molta strada da percorrere, in quanto ancora oggi per i professionisti ed in particolare i liberi professionisti vi è molta difficoltà a poter conciliare vita e lavoro”.
 
17 gennaio 2020
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