toggle menu
QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Governo e Parlamento

Varianti inglese e sudafricana. Ecco le indicazioni del Ministero della Salute per combatterle

immagine 12 gennaio - Le persone con un collegamento epidemiologico a casi con diagnosi di queste varianti Covid o con una storia di viaggio in aree in cui sia nota la presenza delle nuove varianti virali dovranno essere immediatamente identificate per testare e isolare i contatti esposti. Sorveglianza attiva dei viaggiatori provenienti dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord in quarantena, a prescindere dall’esito del test effettuato all’arrivo. Misura da estendere anche a tutti i viaggiatori provenienti da paesi in cui sia nota la presenza delle nuove varianti virali. LA CIRCOLARE
Pronta la nuova circolare del Ministero della Salute con le indicazioni operative relative al rischio di diffusione di nuove varianti Sars-CoV- 2 inglese e sudafricana in Unione europea, con le misure di prevenzione per i viaggiatori e sorveglianza di laboratorio.
 
Quanto alla variante VOC 202012/01, Regno Unito si spiega che "non sono stati riportati ad oggi un peggior andamento clinico, una mortalità più elevata o gruppi di popolazione particolarmente colpiti. Al momento non sono disponibili informazioni sull'eventuale aumento della frequenza di reinfezioni associate a VUI 202012/01 o sull'impatto sui programmi di vaccinazione in corso. Le analisi preliminari condotte nel Regno Unito, tuttavia, suggeriscono che questa variante sia significativamente più trasmissibile rispetto alle precedenti varianti, ma finora non è stata identificata una maggiore gravità dell'infezione. I casi affetti dalla variante virale sono nella maggior parte identificati in persone di età minore di 60 anni. I modelli matematici mostrano un’associazione fra maggiore incidenza e presenza della variante".
 
Per la variante 501.V2, Sudafrica "risultati preliminari indicano che questa variante sia associata a una carica virale più elevata e ad una maggiore trasmissibilità, ma non ci sono prove che l’infezione da 501.V2 sia associata a maggiore gravità della malattia".
 
Al fine di rafforzare la sorveglianza nei confronti delle nuove varianti Sars-CoV-2, la circolare del Ministero della Salute fornisce le seguenti indicazioni.
 
Rafforzamento delle attività di identificazione di casi e contatti:
I Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e i MMG/PLS sono invitati a:
• verificare la presenza di link epidemiologico: le persone con un collegamento epidemiologico a casi con diagnosi di COVID VUI 202012/01 o di COVID 501.V2 o con una storia di viaggio in aree in cui sia nota la presenza delle nuove varianti virali devono essere immediatamente identificate per testare e isolare i contatti esposti;
• effettuare sorveglianza attiva dei viaggiatori provenienti dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord in quarantena, a prescindere dall’esito del test effettuato all’arrivo; eseguire test diagnostico molecolare al termine della quarantena. Tale misura va estesa anche a tutti i viaggiatori provenienti da paesi in cui sia nota la presenza delle nuove varianti virali.
 
Rafforzamento della sorveglianza di laboratorio: I Laboratori di Riferimento sono invitati a:
• non utilizzare test basati sulla sola identificazione del gene target S;
• eseguire in modo tempestivo il sequenziamento del genoma virale:
1) nei casi COVID con storia di viaggio in aree in cui è nota la presenza di nuove varianti virali o che presentano un link epidemiologico a casi COVID-19 riconducibili a nuove varianti;
2) nei casi COVID che alla diagnosi di laboratorio siano risultati negativi al target genico S;
3) nei casi COVID con sospetta reinfezione SARS-CoV-2;
4) nei casi COVID da aree con un aumento significativo dell’incidenza o in caso di focolai;
4) nei casi COVID già sottoposti a vaccinazione anti-COVID-19, per identificare possibili mancate coperture vaccinali e breakthrough infections (infezioni resistente alla profilassi). I virus isolati da questi casi dovrebbero essere sequenziati e caratterizzati geneticamente e antigenicamente;
• comunicare tempestivamente all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e al Ministero della Salute, per la successiva condivisione di informazioni a livello europeo e internazionale, l’individuazione di una nuova variante virale con i relativi dati epidemiologici del caso e inviare il campione positivo a ISS per la coltura virale e test di neutralizzazione;
• condividere la relativa sequenza con l’ISS o, in alternativa, inviare i campioni all’ISS per ulteriori indagini genomiche e per le colture virali e test di neutralizzazione;
• inviare mensilmente un campione random di tamponi positivi per SARS-CoV-2 all’ISS, al fine di identificare mutazioni del virus circolante. Sarà necessario inviare ogni mese i primi 10 campioni consecutivi risultati positivi insieme alle informazioni richieste, compreso il codice ECV di notifica, al fine di fornire i dati epidemiologici necessari. per ognuna delle Regioni e Province Autonome e con una certa rappresentatività geografica all’interno di ogni Regione. L’ISS informerà tempestivamente il Ministero della Salute delle mutazioni individuate.
12 gennaio 2021
© QS Edizioni - Riproduzione riservata