11 ottobre -
Una Federazione compatta e determinata quella descritta dal tesoriere della Fofi,
Mario Giaccone. “Credo si possa dire senza timori di essere smentiti che il Consiglio nazionale della Fofi certifichi una attività positiva in termini di bilancio e attività globale della Federazione, che ormai da anni porta il vessillo della professione in tutti gli ambiti di competenza e ini tutto il Paese. La difende e ne è garantie nelle diverse circostanze”.
Tutto questo, per Giaccone, si riflette su FarmacistaPiù, diventato, per il tesoriere della Fofi, un luogo di incontro utile anche a capire “le nuove direzioni in cui le professione potrà evolversi”.
Cronicità e presa in carico del paziente cronico è, per Giaccone, la sfida del futuro di cui il farmacista vuole rendersi protagonista, “coordinandosi con le diverse professionalità del sistema sanitario”.
Per il tesoriere della Fofi, i nuovi servizi di “front desk” che hanno trovato spazio in farmacia, come l’attività di prenotazione o di ritiro di referti, sono importanti, ma non sufficientemente qualitifanti. “La prevenzione primarie e secondaria, lo screening sul territorio. Queste sarebbero attività in grado di nobilitano la professione, oltre che contribuire al sistema. Se riusciamo a introdurre questi ambiti di attività in convenzione, avremo aperto la strada al farmacista del futuro”.