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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Infermieri (Nursing Up): "Vogliamo anche noi quanto accordato ai medici"

24 luglio - “Con la chiusura del contratto dei medici che prevede l’aumento di 200 euro al mese è caduta la maschera: se i soldi li hanno trovati per loro, dovranno tirarli fuori anche per gli infermieri. Non vediamo l'ora di sederci al tavolo contrattuale perché il nuovo Ccnl dei medici rappresenta la prova provata che le risorse non sono davvero un problema. Non esistono differenziazioni di casta quando si parla di lavoratori della pubblica amministrazione: se i medici hanno aspettato 10 anni per questo rinnovo, gli infermieri dovranno essere refusi per 20 anni di attesa e di vessazioni alle dipendenze di enti pubblici che nemmeno riconoscono loro i ruoli e le funzioni”, così Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up, commenta la notizia del rinnovo contrattuale dei medici.
 
“Ci avevano promesso la valorizzazione dei professionisti sanitari con l'istituzione della Commissione paritetica sull’ordinamento professionale - prosegue il presidente Nursing Up - ma i lavori all’Aran non sono mai veramente partiti e addirittura sono stati bloccati per fare spazio proprio al rinnovo contrattuale dei medici. Oltre al danno anche la beffa? Non ci sentiamo rispettati né considerati e chiediamo al Governo quando verrà il nostro turno”.
 
“Non ci sono abbastanza infermieri - aggiunge De Palma - e hanno aumentato l'indennità notturna solo ai medici dal 50 sino al 140% per chi lavora al pronto soccorso. Stando a quest’ultima tornata contrattuale, medici e dirigenti che superano i 5 anni di anzianità avranno la certezza di un incarico e l'azienda sarà obbligata a retribuire tale incarico. E sottolineo che tutti quelli che hanno lavorato avranno diritto all'incarico, mentre gli infermieri per effetto dell’ultimo vergognoso contratto dovranno elemosinare incarichi a discrezionalità delle aziende sanitarie. Ma tutto questo non è in completa antitesi con ciò che sta accadendo per i medici?”.
 
“Il colpo di grazia arriva quando apprendiamo che i medici hanno addirittura ottenuto ciò che chiediamo da sempre per gli infermieri - conclude De Palma - ovvero il diritto dopo i 62 anni di età di essere esonerati dalle guardie notturne. Non vi è alcun dubbio: vogliamo che il contratto dei medici sia per noi la base di partenza del rinnovo del Ccnl degli altri professionisti sanitari, nel rispetto del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione e se è vero che gli infermieri non sono le Cenerentole della sanità”.
24 luglio 2019
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