23 novembre -
“Considerare un’offesa verso le altre professioni il riconoscimento dell’indennità infermieristica in legge di Bilancio suona come un’uscita infelice e fuori luogo. Ma l’aspetto più grave è che tale voce dal sen fuggita provenga dal rappresentante di un altro ordine professionale”.
Lo afferma, in una nota, il segretario nazionale del Nursind infermieri Andrea Bottega. “Mi limito a ricordare che tale indennità - continua il sindacalista - non è una conquista di oggi. Viene solo reintrodotta, dopo essere stata tolta nel 1999. E costituisce un passo avanti nella direzione della costituzione di un’area infermieristica separata che la categoria chiede da tempo”.
Nursind, inoltre, non ci sta a cadere in quelle che “suonano come mere provocazioni e che tendono solo a dividere professionisti che svolgono il loro lavoro, ciascuno naturalmente con mansioni e ruoli diversi. Non serve, infatti, dover ricordare che l’infermiere, per formazione e competenze, è l’unica figura professionale che garantisce la presa in carico e la continuità assistenziale tra i vari setting”.
“L’auspicio - conclude Bottega - è che possa esserci un ravvedimento rispetto ad affermazioni fuori luogo e che possono essere male interpretate. Quasi che l’indennità infermieristica fosse una sorta di concessione immeritata. Questo sì che è offensivo nei confronti dell’intera categoria. Ragion per cui non possiamo accettarlo”.
23 novembre 2020
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