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QS Edizioni - martedì 19 marzo 2024

Lavoro e Professioni

Tsrm. Il radiographer riconosciuto professione intellettuale e scientifica da Commissione UE

immagine 18 maggio - La Esco ha inserito il tecnico di radiologia tra le professioni intellettuali e scientifiche, non più tra quelle tecniche intermedie. Secondo Alessandro Beux, Presidente Fno Tsrm Pstrp ciò sarebbe “indicativo di una crescente autorevolezza e di una ben distinta identità professionale della professione tecnica di radiologia”, già dovutamente valorizzata nel nostro Paese dal 1999
Dopo anni di lavoro della European Federation of Radiographer Societies (Efrs), l’European Skills/Competences, qualifications and Occupations (Esco) ha inserito il tecnico di radiologia nel gruppo 2 dell’Isco-08, cioè tra le professioni intellettuali e scientifiche, e non più tra le professioni tecniche intermedie (gruppo 3).

Esco è la classificazione europea di abilità/competenze, qualifiche e occupazioni e già nell’ottobre 2017 aveva inserito nel nomenclatore i termini diagnostic radiographer, nuclear medicine radiographer e therapeutic radiographer.

“È una delle più grandi conquiste che la Efrs ha ottenuto dal suo insediamento a oggi - dichiara Diego Catania, Presidente dell’Ordine Tsrm Pstrp di Milano e componente del board europeo dell'Efrs -. Il riconoscimento da parte di Esco rappresenta un passo in avanti sia per la Efrs che per tutti i tecnici di radiologia d’Europa, i radiographers. Un risultato che ha richiesto anni di contatti e trattative. Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che finalmente è stata fatta giustizia nei riguardi di una intera popolazione professionale”.

“Ringraziamo - afferma Alessandro Beux, Presidente Fno Tsrm Pstrp  - i colleghi che si sono adoperati per tale risultato, solo apparentemente formale, in realtà indicativo di una crescente autorevolezza e di una ben distinta identità professionale della professione tecnica di radiologia, in Italia rappresentata da più di 28mila Tecnici sanitari di radiologia medica (Tsrm). La scelta europea rafforza e dà nuova energia a quel che il nostro Paese aveva, con molta sensibilità e lungimiranza, legiferato quasi vent’anni fa: legge 42/99 'Disposizioni in materia di professioni sanitarie'”.

“Tale norma - prosegue Beux - è stata una vera rivoluzione copernicana, e il suo alto livello innovativo è confermato anche dal fatto che, a quasi quattro lustri dalla sua emanazione, alcune parti e alcuni soggetti del nostro sistema sanitario non ne hanno ancora colto i presupposti concettuali e il messaggio essenziale, continuando a riproporre modelli gestionali, operativi e relazionali anacronistici, incapaci di riconoscere e di ris-pondere agli attuali bisogni socio-sanitari. Per contro, le professioni alle quali quella norma faceva riferimento, tra le quali il Tsrm, in questi vent'anni sono cresciute e oggi popolano e animano il sistema sanitario italiano con consapevolezza, competenze e responsabilità, ora riconosciute anche a livello europeo a favore dei radiographers”.
18 maggio 2018
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