"Credifarma torna all’utile. La finanziaria di riferimento delle farmacie ha archiviato il 2018 con un risultato positivo netto di 1 milione e 759mila euro, evidenziando un buon andamento di gestione soprattutto a partire dal terzo trimestre, grazie all’acquisizione della maggioranza della società da parte di Banca IFIS completata a luglio 2018". È quanto si legge in una nota di Credifarma.
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Con l’entrata all’interno del Gruppo Banca IFIS e grazie alla partnership strategica pluriennale con Federfarma, oggi socio di minoranza della finanziaria - prosegue la nota -, Credifarma è sempre più punto di riferimento per la finanza specializzata alle farmacie italiane. Nel 2018 è stata strutturata un’offerta di prodotti ampia e completa sia di breve sia di medio lungo termine, in grado di accompagnare anche i momenti di discontinuità aziendale, con progetti di
digital trasformation orientati al miglioramento della
customer experience del farmacista".
"Le nuove sinergie sia di costo sia di ricavo hanno permesso a Credifarma di presentarsi al mercato delle farmacie, che nel 2018 ha registrato una contrazione del giro d’affari dell’1,8%, in modo più dinamico, evoluto e completo", aggiunge la nota.
“Nel 2018 abbiamo raggiunto un risultato economico importante, ancorché influenzato da una componente straordinaria: un risultato che Credifarma non realizzava da anni e nel primo trimestre 2019 abbiamo performato sopra le attese” dichiara
Marco Alessandrini, amministratore delegato di Credifarma.
“Questo dimostra il successo di questa nuova fase dove l’unicità e la specializzazione del modello di servizio sono sempre più apprezzate e riconosciute. Nel 2018 la nostra struttura commerciale si è ampliata, il brand è stato rinnovato e abbiamo continuato il nostro dialogo diretto con il territorio, condividendo esperienze e conoscenze grazie a Federfarma. Tutti elementi - conclude Alessandrini - che hanno rafforzato la nostra missione di sostegno concreto alle farmacie italiane, che stiamo aiutando in particolare nella rimodulazione temporale del debito per sostenerne l’autonomia e l’indipendenza in questo momento di grande cambiamento”.