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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Lavoro e Professioni

Foce: “Green pass obbligatorio per tutti gli operatori sanitari”

immagine 7 settembre - Per la Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi “la norma che regola i provvedimenti di sospensione è farraginosa e va superata con il certificato verde”. Il Presidente Francesco Cognetti: “La situazione del contagio negli ospedali di alcune Regioni sta diventando molto pericolosa per la persistenza di un numero elevato di camici bianchi no vax”
“Chiediamo che nel provvedimento di estensione del Green Pass, che il Governo sta per emanare, sia prevista l’obbligatorietà anche per tutti gli operatori sanitari. La situazione sta diventando molto pericolosa anche per la persistenza di un numero elevato di operatori sanitari non vaccinati. Vengono infatti segnalati alcuni focolai o clusters di contagi negli ospedali. Una situazione inaccettabile a oltre un anno e mezzo dall’inizio della pandemia. I medici e gli infermieri non ancora immunizzati possono visitare, curare e operare ed assistere gli ammalati, mettendo a grave rischio la loro sicurezza, soprattutto di quelli più fragili come le persone colpite da malattie oncologiche, cardiologiche ed ematologiche, pazienti peraltro ignari della mancata vaccinazione di parte del personale di assistenza”.
 
È la denuncia del Prof. Francesco Cognetti, Presidente di FOCE (Federazione Oncologi, Cardiologi e Ematologi). I dati aggiornati al 20 agosto indicano che sono 35.691 gli operatori sanitari ancora non coperti da nemmeno una dose. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) stima che siano circa 1.500 i medici e odontoiatri senza vaccino. Di questi ancora 1.000 stanno esercitando, quasi il 70%. Ma i dati a disposizione sono ancora molto parziali perché finora riguardano soltanto 40 Ordini territoriali su 106, che hanno ricevuto dalle aziende sanitarie le segnalazioni per i provvedimenti di sospensione che riguardano tutti gli operatori sanitari e sociosanitari in servizio.
 
“La legge che impone la verifica dei sanitari non vaccinati risale allo scorso 1 aprile (Legge n. 44 del 1 aprile 2021), ma è ancora largamente inapplicata perché complessa e farraginosa – spiega il Prof. Cognetti -. Per far scattare i provvedimenti di sospensione è necessario che le ASL trasmettano agli Ordini Provinciali i dati sugli operatori non vaccinati ma solo sette Regioni su venti hanno completato queste segnalazioni. Affinché medici o infermieri vengano allontanati dal servizio, serve poi un atto formale del rispettivo ordine che ne dichiari la sospensione ufficiale. Queste lungaggini burocratiche stanno mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti e possono essere superate stabilendo subito che solo gli operatori sanitari che dispongono del green pass possano accedere agli ospedali”.
7 settembre 2021
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