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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Lazio

Lazio. Polemica sul Recup. Opposizioni all’attacco: “Regione lo mette a pagamento”. La replica: “Nessun aggravio per i cittadini”

immagine 8 agosto - Con una recente delibera la Regione ha deciso di utilizzare un solo numero (erano due) per il servizio di prenotazione di visite ed esami limitando la gratuità solo per le chiamate da rete fissa, in “quanto si registra una progressiva e generalizzata diffusione di piani tariffari su rete mobile che includono chiamate illimitate verso numeri fissi”. Le opposizioni attaccano e annunciano interrogazioni. La Regione replica: “Polemica pretestuosa”. LA DELIBERA
La Regione Lazio ha deciso di rendere unico il numero per le prenotazioni di visite ed esami. Con una delibera di Giunta si è deciso “di abbattere tali costi sostituendo i predetti due numeri verdi CUP SANITÀ con il solo 803333, ormai noto ai cittadini, limitando la gratuità di tale numero solo per le chiamate da rete fissa, in quanto si registra una progressiva e generalizzata diffusione di piani tariffari su rete mobile che includono chiamate illimitate verso numeri fissi”.
 
Un atto che però ha visto la netta contrarietà delle opposizioni. “Per i cittadini della Regione Lazio dopo il danno la beffa. Non bastavano infatti le infinite liste d’attesa, peraltro negli ultimi anni addirittura raddoppiate, adesso il call center Recup per le prenotazioni delle visite specialistiche e per gli esami diagnostici sarà a pagamento per tutti coloro che chiameranno da un telefono cellulare. La Giunta Zingaretti, finiti i proclami da campagna elettorale, mette le mani nelle tasche dei cittadini senza migliorare i servizi sanitari”. Ha affermato Chiara Colosimo, consigliere di Fdi alla Regione Lazio. “Un sistema al collasso dove l’amministrazione della Pisana a guida Pd oltre all’inefficienza maturata nell’ultima legislatura regionale mette a segno altri tagli – come già denunciato da Fdi – per i punti di primo intervento e i posti letto per i malati più gravi del Santa Lucia. La decisione di rendere a pagamento il Recup ci sembra una scelta scriteriata, e per questo chiederemo conto alla Regione presentando un’interrogazione in merito” conclude Colosimo.
 
Critiche anche da Forza Italia. “Il call center Recup per le prenotazioni delle visite specialistiche e per gli esami diagnostici diventerà a pagamento per tutti coloro che effettueranno la chiamata da cellulare. Questa l’ultima novità messa a punto da Zingaretti e dalla giunta regionale del Lazio”. Ha affermato in una nota il presidente della commissione regionale sanità del Lazio, Giuseppe Simeone. “Il piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa 2018 – 2020, approvato con deliberazione di giunta, nella parte concernente le spese sostenute dalla regione Lazio per i numeri verdi Cup per la prenotazione di visite specialistiche prevede, infatti, l’abbattimento dei costi limitando la gratuità di tale numero solo per le chiamate da rete fissa. I criteri ragionieristici continuano a sostituire il buon senso” dice Simeone che aggiunge: “Vorremmo sapere da Zingaretti se si rende conto delle ripercussioni che tale decisione avrà per l’utenza già costretta a confrontarsi con liste di attesa lunghissime”. “Tale decisione – conclude – è nociva del diritto dei cittadini di avere servizi efficienti. E’ lesiva della garanzia di parità di accesso alle prestazioni, comprese quelle erogate dal Cup, che la sanità del Lazio dovrebbe offrire indistintamente a tutti”.
 
 
La replica della Regione. “La polemica che si sta facendo in merito al numero del Recup della Regione Lazio è inutile e pretestuosa”. Precisa in una nota l’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio. “Non c’è infatti alcun reale aggravio per i cittadini – si specifica - che vogliano effettuare una prenotazione di esami e visite specialistiche presso le strutture sanitarie pubbliche e convenzionate utilizzando la rete fissa o da rete mobile poiché sarà come effettuare una normale chiamata a un numero fisso, un servizio che di fatto è già presente nei piani tariffari dei singoli gestori. Si informano inoltre i cittadini che in questi giorni potranno continuare a chiamare il Recup al 803333 senza nessun disagio o sospensione del servizio. Stiamo parlando di un contratto con il gestore telefonico ormai insostenibile. L’anomalia casomai era rappresentata da una Regione che spendeva milioni di euro in un servizio che di fatto era già nei piani tariffari. Oltretutto si segnala come molte altre Regioni e Comuni italiani e lo stesso Comune di Roma nei loro servizi di call center utilizzino le medesime modalità”.
 
8 agosto 2018
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