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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Lazio

Policlinico Tor Vergata. Inaugurato il servizio di accompagnamento con pulmino per i pazienti ematologici

immagine 15 ottobre - Il servizio è rivolto ai pazienti che devono raggiungere il Day Hospital/Ambulatorio di Ematologia del PTV e che hanno difficoltà negli spostamenti, perché impossibilitati a guidare una vettura propria o ad essere accompagnati da un familiare. In una prima fase sperimentale l’attività sarà limitata ai soli pazienti che devono effettuare trasfusioni e che abitino nel V e VI Municipio,  per continuità territoriale con l’ospedale.
E’ stato inaugurato oggi, al Policlinico Tor Vergata di Roma, il servizio “Ti Accompagno Io!” , dedicato ai pazienti ematologici del Policlinico. Il progetto nasce grazie ad un’iniziativa della Fondazione Claudio Gatti e Marisa Rossi, in collaborazione con l’Associazione L’Arcobaleno della Speranza, da anni attiva nel supportare le attività dell’Ematologia del PTV.

Il servizio è rivolto ai pazienti che devono raggiungere il Day Hospital/Ambulatorio di Ematologia del PTV e che hanno difficoltà negli spostamenti, perché impossibilitati a guidare una vettura propria o ad essere accompagnati da un familiare. In una prima fase sperimentale l’attività sarà limitata ai soli pazienti che devono effettuare trasfusioni e che abitino nel V e VI Municipio,  per continuità territoriale con l’ospedale. Dopo il periodo di sperimentazione sarà valutata la possibilità di estendere l’attività anche ad altre tipologie di pazienti ematologici e ad altri ambiti territoriali, eventualmente con l’acquisizione di un secondo pulmino.

All’inaugurazione è intervenuto il Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata Tiziana Frittelli, la quale ha ringraziato i promotori dell’iniziativa e rivolto parole di grande apprezzamento nei confronti del progetto avviato. “Ritengo - ha dichiarato il Direttore - che questi risultati siano possibili quando c’è un forte legame di fiducia e collaborazione tra paziente ed equipe che lo prende in carico, in una’alleanza non solo di strategia clinica ma anche umana e personale che crea relazioni virtuose che poi durano e maturano nel corso del tempo. Le persone che si sono impegnate in questo nuovo progetto sono perlopiù ex pazienti o parenti di pazienti che hanno mantenuto saldo il legame con la struttura che li ha avuti in cura per tanto tempo e che ora desiderano mettere a diposizione il loro tempo e le loro energie per contribuire al miglioramento della qualità dei servizi offerti. Credo che questa catena di virtuoso reciproco beneficio rappresenti un bene dal valore inestimabile”. 
 
15 ottobre 2018
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