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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Lazio

Salute mentale. M5S Lazio scrive a Grillo: “Gravissime criticità. A rischio la salute e la pubblica sicurezza”

immagine 14 febbraio - In un corposo documento indirizzato ai ministri della Salute e degli Interni, il M5S Lazio lancia l'allarme. Tra le criticità, la grave carenza di personale dedicato in tutte Asl: in media di oltre 50% con punte del 79%. “Dei 23 Spdc del Lazio, l’unico a norma per qualità degli spazi che figure professionali presenti è Tor Vergata. La Regione dà la colpa al blocco del turn over e al commissariamento, ma ha aumentato in modo esponenziale le consulenze”. Solo a Roma i pazienti psichiatrici sarebbero 35mila. LA LETTERA
È allarme salute mentale nel Lazio, secondo il M5S. Non solo per il numero di pazienti (circa 35mila solo a Roma) e per l’aumento delle situazioni di disagio, ma anche per l’incapacità del sistema di far fronte alla domanda. Tante le criticità, ma quella più grave riguarda, per il M5S Lazio, la carenza di personale nelle Asl, il 50% in media con punte del 79%.

Il M5S Lazio lo afferma in un corposo documento inviato al Ministro della Salute Giulia Grillo e, per conoscenza, al Ministro degli Interni Matteo Salvini, oltre che all’assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale, Roma Capitale Laura Baldassarre, al Prefetto di Roma Paola Basilone e alla presidente Consulta regionale per la Salute mentale Daniela Pezzi.

A firmare il documento, in particolare, i consiglieri Roberta Lombardi, Davide Barillari e Loreto Marcelli.

Nel documento si fotografa una realtà in grave affanno e si mette in guardia anche dalle ricadute della situazione in termini di sicurezza pubblica. “Il dato allarmante, anche ai fini della sicurezza pubblica – evidenziano i consiglieri -, è che in Municipi di Roma Capitale dove si registra una situazione di forte disagio, fragilità ed emarginazione sociale, quali Ostia e Tor Bella Monaca, le punte di personale mancante toccano rispettivamente il 79% e il 78%, esponendo questi territori a disagi ancora maggiori e conseguenze sulla tenuta so ciale della popolazione”.

Tale enorme carenza di operatori determinerebbe il mancato rispetto dei tempi di attesa in tutti i Centri di Salute Mentale della Regione Lazio, sia per le prime visite che per quelle successive.

“Risulta che dei 23 SPDC del Lazio, l'unico a norma, sia per la qualità degli spazi che per le  figure professionali presenti, risulta essere quello del Policlinico Tor Vergata. Tutti gli altri registrano marcate criticità o per essere ubicati in luoghi fatiscenti e inadeguati o per carenza di figure professionali quali psicologi, assistenti sociali e tecnici della riabilitazione”, evidenzia il M5S Lazio.

Il Movimento punta il dito contro la Regione, che “giustifica questa carenza di organico con la scusa del blocco del turnover e del commissariamento della sanità, ma ha effettuato dal 2013 ad oggi inserimento di personale in settori amministrativi, ha aumentato in modo spropositato il numero di consulenze (come segnalato in diversi verbali del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti del piano di rientro), ha continuato a promuovere politiche di esternalizzazioni e privatizzazioni di servizi base per il SSR, lasciando poco o nulla all'integrazione sociosanitaria ed al potenziamento dei servizi territoriali, quali la salute mentale. Anche gli investimenti economici sono stati indirizzati su tutt'altro: segnaliamo ad esempio i 18 milioni di euro per attivare sul territorio regionale 5 REMS, per altro provvisorie, e ad oggi non si conosce la destinazione futura delle costose strutture provvisorie dismesse e non risulta invece agli scriventi nessun significativo investimento sui servizi territoriali ed  ospedalieri per la tutela della salute mentale, come prevedeva la legge di superamento degli OPG (Legge n.81/2014)”.

Un'altra spesa che ha impattato il commissariamento – prosegue il M5S Lazio - è la spesa stimata in oltre 40 milioni di euro nella ristrutturazione/adeguamento di circa 13 case della salute, senza che esse abbiano dopo 6 anni di sperimentazione evidenziato una efficace presa in carico dei pazienti cronici con il conseguente svuotamento dei pronto soccorso, che risultano ancora in forte emergenza e sovraccarico su Roma e su tutte le province del Lazio”.

Lombardi, Barillari e Marcelli chiedono, dunque, un “interessamento” da parte del ministro “per sollecitare iniziative urgenti per garantire il rispetto delle norme nazionali e la completa ed omogenea funzionalità di tutti i servizi territoriali ed ospedalieri per la tutela della salute mentale nella Regione Lazio”.
14 febbraio 2019
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